Una lettrice ci ha inviato una lettera in cui sfoga la sua disavventura vissuta al pronto soccorso con i suoi due bambini affetti da streptococco. Ma il personale medico la rassicura che non è niente di grave
Di seguito riportiamo fedelmente la lettera inviata dalla nostra lettrice che ci racconta la sua disavventura passata al pronto soccorso di Livorno con i suoi due bambini:
“Salve, sono una mamma di due bambini piccoli di 4 e 6 anni e vorrei condividere con voi una brutta esperienza che ho vissuto con i miei bambini nei giorni scorsi.
Tutto inizia giovedì pomeriggio quando vado a prendere i miei bambini all’asilo. Entrambi presentano sintomi come febbre, vomito e diarrea. Chiamo la pediatra che mi consiglia delle bustine per reintegrare i liquidi persi. Sabato sera noto uno sfogo sul corpo di uno dei miei figli e il giorno dopo il prurito diventa insopportabile.
Chiamo la farmacia di Piazza Grande per sapere se posso fare un tampone per lo streptococco e il farmacista gentilmente mi consiglia di andare al pronto soccorso per una visita accurata e specifica per lo streptococco. Arrivati lì, informo il personale del consiglio ricevuto dal farmacista, mi fanno entrare nella stanza pediatrica e arrivano due infermiere. Dopo aver constatato che i bambini avevano già ricevuto un trattamento per l’idratazione, mi viene detto che si vedono idratati e quindi non è necessario un prelievo del sangue, contrariamente a quanto scritto nel referto: io non ho mai rifiutato il prelievo, ho solo spiegato che avevo già seguito le indicazioni della pediatra per idratare i bambini.
La dottoressa visita accuratamente i miei bambini e mi assicura che lo sfogo è solo una reazione e non è streptococco, senza però effettuare il tampone per lo streptococco come consigliato dal farmacista. Tuttavia, ai bambini vengono effettuati i tamponi per il Covid-19. Prima di firmare la dimissione, insisto e chiedo se potrebbe essere scarlattina ma la dottoressa mi assicura che non si tratta di scarlattina.
Mi rimando a casa con una soluzione da sciogliere nell’acqua ma non una cura specifica per la scarlattina. Rimasta comunque con il dubbio, torno alla farmacia dove il farmacista mi fa fare il tampone per lo streptococco che risulta positivo. I miei bambini avevano la scarlattina.
Ho dovuto chiamare la guardia medica per farmi prescrivere gli antibiotici necessari e, grazie all’assistenza e all’aiuto del farmacista, ho ottenuto la cura giusta per i miei figli. Mi dispiace molto che il personale del pronto soccorso non abbia ascoltato il consiglio del farmacista e non abbia fatto il tampone per lo streptococco come avrebbero dovuto mettendo in pericolo la salute dei miei bambini.
Ringrazio moltissimo il farmacista e grazie a lui sono andata fino in fondo, ho scoperto che i miei bimbi sono risultati positivi alla scarlattina.
Spero che la mia esperienza possa servire a qualcun altro e che in futuro il personale del pronto soccorso sia più attento e competente nella gestione”.