Per spiegare come sarà realizzata la ciclabile sul Romito si prende ad esempio un’opera che vede ancora un futuro incerto. Di seguito il testo del comunicato
Abbiamo appreso che l’Assessore al Traffico con due milioni di spesa complessivi per circa 6,7 chilometri (circa 298.000€ al Km) vorrebbe realizzare la copia della pista ciclabile sospesa presente sul Lago di Garda. Peccato che quest’ultima non sia ancora stata realizzata e sia semplicemente in corso d’opera.
Ma tralasciamo per un attimo che il Lago di Garda e il Romito sono zone geomorfologicamente diverse e scordiamoci anche che l’assessora ha scambiato un rendering di un progetto per una foto reale. Ecco, andiamo ai costi del progetto del Lago di Garda: si tratta di oltre 100 milioni(stimati) per 140 chilometri, circa 714 mila € a chilometro. Ben oltre il doppio di quanto previsto dal Comune di Livorno; ma di cosa stiamo parlando?
La cifra ipotizzata è invece molto vicina a quella sostenuta per la ciclabile di via Galilei, ovvero al cordolo in pietra che ha eliminato i parcheggi e una corsia di marcia.
Ma se l’assessore Cepparello doveva mostrare il rendering di un progetto, perché non mostrare quello del Romito invece di quello del Lago di Garda? Forse il progetto di cui parla ancora non esiste? Forse si naviga a vista?
Siamo di fronte all’ennesimo progetto fuffa in cui si vuole far passare un cordolo che restringe la strada per un una pista ciclabile sospesa sul mare? Anche a me viene in mente un progetto simile a quello della Cepparello: il fantasioso progetto della funivia tra porto mediceo e la stazione.
Anche Gabriele Casarosa, ingegnere esperto di infrastrutture dei trasporti e di mobilità, mette in dubbio non solo l’ipotesi avanzata dall’Assessore, ma in generale tutto il Piano della Mobilità appena approvato dalla Giunta. Scrive infatti l’Ingegnere: “avanzare proposte in questo modo improvvisato, su un tratto di strada tanto complesso da costituire una eccezionalità nazionale e senza una pubblica evidenza di fattibilità, non giova certo alla attendibilità e alla credibilità dei documenti del PUMS appena emessi. Sarebbe prioritario, invece, occuparsi di cosa si deve fare per migliorare la sicurezza sulla strada statale stessa”.
Purtroppo questa volta i nostri soldi verranno spesi per davvero, ed è questa l’unica tragica verità. Non solo si perderanno i posti macchina e si renderanno più pericolose le strade, restringendole, ma si dovrà pure dire bravi davanti a tanta improvvisazione. Sarebbe da sfidare l’assessora, se mai verrà realizzato questo progetto, ad andare d’estate in bicicletta sulla pista ciclabile fino a Quercianella.”
Il Post dell’Assessora
Testo del post:
“Il biciplan, la ciclovia e il Romito.Nel Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, per la prima volta nella storia della città, abbiamo disegnato un Biciplan, ovvero un piano per la mobilità ciclabile, che ci permetterà di intervenire secondo una logica ben precisa, per costruire una RETE ciclabile continua, e non ‘pezzi’ di piste sparse per la città. Una cosa importantissima, non solo per promuovere la mobilità sostenibile, ma anche per sostenere lo sviluppo turistico del nostro territorio.A questo proposito, ho deciso di pubblicare una foto molto significativa.
Quella che vedete è la Pista dei Sogni, ovvero la pista ciclabile sul Lago di Garda, così battezzata per ovvi motivi. E’ stato scritto che è la pista più bella d’Europa. E qualcuno ha alzato il tiro, dicendo che è la più bella del mondo. Domanda: ve la immaginate sul Romito? Ecco, i soldi per fare queste cose, in questa fase storica, ci sono.
Ci sono eccome. Basta che questi interventi siano previsti negli strumenti di pianificazione. Che dite, valeva la pena inserire la ciclovia tirrenica (da Nizza a Roma!), anche nel suo tratto più ‘estremo’, nel PUMS?PS ci sono anche i soldi per fare parcheggi nelle cave, parcheggi scambiatori, e magari anche per ripensare al Lotto 0 e trasformare il Romito in una strada turistica. Basta guardare in alto e non dar retta solo a chi racconta frottole vagheggiando di posti auto perduti…”
Alessandro Perini Consigliere Comunale di Livorno
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Prima di pensare a piste ciclabili sospese nel vuoto sul Romito, prima di pensare ad allargare le piste ciclabili su tutta Livorno ( ottima cosa, s intende) dovremmo fare una piccola riflessione.
Le piste ciclabili già esistenti ( e non parlo delle piste miste per pedoni/ ciclisti, ma di quelle solamente ciclabili) sono strapiene di pedoni che le occupano stabilmente, completamente, spesso, per camminare o per fare conversazione a gruppetti fermi sul posto.
Questo accade da anni sotto gli occhi della Polizia Municipale. Perfino quella in bicicletta che gira su tali piste non dice niente a nessuno.
Io vado costantemente in bicicletta e spesso devo scegliere forzatamente di usare la strada trafficata di macchine perchè le piste ciclabili sono più lente ( in quanto c è da frenare in continuazione) e piu pericolose perchè è un continuo slalom per evitare pedoni, bambini che attraversano di colpo, carrozzine, capannelle di persone in conversazione, cani liberi,guinzagli a lunga estenzione che si allungano da parte a parte. E guai a dire qualcosa….verrai sicuramente offeso.
Ma la pista ciclabile non dovrebbe essere un luogo dove il ciclista può sviluppare una certa velocità in modo che la bicicletta possa essere un mezzo realmente alternativo ad un mezzo a motore?
Non dovrebbe essere un luogo dove il ciclista è protetto da incidenti e quindi più invitato all uso della bicicletta con tutti i benefici di snellezza del traffico e salubrità dell aria? La pista ciclabile non va intesa come quella che il ciclista usa per fare una giratina a passo d uomo la domenica. Ma è una strada su cui passano veicoli che si spostano da un punto A ad un punto B per necessità e dev essere sgombra da pedoni come lo sono le strade dove si muovono le auto. In tali strade vediamo folle di persone che chiaccherano tranquillamente mentre le auto fanno le gincane per evitarli e le Forze dell Ordine osservano sornione?
Perchè 2 pesi e 2 misure?
Se vogliamo che realmente la bici sia presa come mezzo alternativo all auto questo è proprio l abc…e non ci dovrebbe neanche essere la necessità di dire certe cose.
Guardate il nord Europa. Amsterdam, Cophenaghen ecc…lì la pista ciclabile è STRADA.
Che la Polizia Municipale sgombri le piste ciclabili già esistenti dai pedoni, prima di costruirne altre che saranno piene di pedoni.
Beninteso che una rete realmente estesa è buona cosa.