Nel pieno dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del nuovo Coronavirus, tanti sono i dubbi e le richieste di chiarimento, che pongono i cittadini sulle modalità di contagio Coronavirus dalla suola delle scarpe e dalle zampe degli animali.
In rete e sul web circolano tante informazioni non veritiere e questo non fa, che aumentare la confusione.
L’Istituto Superiore di Sanità ha sottoposto ai propri esperti quattro domande, che riguardano alimenti e animali.
Ecco le domande più frequenti e le risposte fornite dall’I.S.S.
Il pane fresco o le verdure crude possono essere contaminate da nuovo Coronavirus e trasmettere l’infezione a chi li mangia?
Allo stato attuale non vi sono informazioni sulla sopravvivenza del virus sulla superficie degli alimenti. Infatti la possibilità di trasmissione del contagio attraverso il pane fresco, o altri tipi di alimenti è poco probabile. Infatti la modalità di trasmissione è principalmente attraverso le goccioline che contengono secrezioni respiratorie (droplets) o per contatto. Tutto questo purché manipolando il pane, come altri alimenti, venga rispettata l’igiene delle mani. La pratica consiste nel lavaggio accurato con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Inoltre in caso di tosse o starnuti si usi un fazzoletto usa e getta per coprire le vie respiratorie e poi si lavino subito le mani prima di toccare il pane o le verdure.
La suola delle scarpe può portare il virus in casa contaminando le superfici e esponendo al contagio?
Il tempo di sopravvivenza del virus in luoghi aperti non è attualmente noto.
Teoricamente se si passa con la suola delle scarpe su una superficie in cui una persona infetta ha espulso secrezioni respiratorie come catarro, ecc. è possibile che il virus sia presente sulla suola e possa essere portato in casa.
Tuttavia, il pavimento non è una delle superfici che normalmente tocchiamo, quindi il rischio è trascurabile. In presenza di bambini si può mantenere un atteggiamento prudente nel rispetto delle normali norme igieniche. Occorre quindi togliersi le scarpe all’ingresso di casa e pulire i pavimenti con prodotti a base di cloro all’0.1% (semplice candeggina o varechina diluita)
Se torno da una passeggiata con il mio cane devo pulirgli le zampe?
La sopravvivenza del nuovo Coronavirus negli ambienti esterni non è al momento nota con certezza. Se il cane viene a contatto con le zampe con secrezioni respiratorie espulse a terra da persone infette, è teoricamente possibile, che possa trasportare il virus. Sottolineiamo che non vi sono al momento evidenze di contagi avvenuti in questo modo.
Quindi, si tratta di osservare l’igiene accurata delle superfici e delle mani lavando i pavimenti con soluzioni a base di cloro all’0.1% (la comune candeggina o varechina). Le altre superfici vanno igienizzate con soluzioni a base di cloro allo 0,5% e le mani con acqua e sapone per oltre 20 secondi o con soluzioni/gel a base alcolica, per uccidere i virus.
E’ possibile al rientro a casa lavare le zampe del cane con acqua e sapone, analogamente a quanto facciamo con le nostre mani, avendo cura di asciugarle bene e comunque è opportuno evitare di farlo salire con le zampe su superfici con le quali veniamo a contatto (ad esempio su letti o divani).
Se si è dovuti uscire per lavoro o emergenze, al rientro in casa bisogna lavare i capelli e gli indumenti indossati? Il virus sopravvive su capelli e indumenti?
Con il rispetto della distanza di almeno un metro dalle altre persone è poco plausibile che i nostri vestiti, o noi stessi, si possa essere contagiati.
Tuttavia, sempre nel rispetto delle buone norme igieniche, quando si torna a casa è opportuno riporre correttamente la giacca o il soprabito senza, ad esempio, poggiarli sul divano, sul tavolo o sul letto.
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