Perini critica la nomina del Security Manager di Salvetti.
Riceviamo e Pubblichiamo
“Meno repressione, a Livorno il responsabile alla Sicurezza scelto dal sindaco è un hippie.
Pur venendo dalla Polizia di Stato, ritiene che il modo migliore per combattere la criminalità sia lanciare fiorellini ai cattivi e volersi tanto bene. Per esempio, nella lunga intervista rilasciata al Tirreno, il nostro Security Manager spiega che “se un parco pubblico è popolato dagli spacciatori, basterà posizionare dei giochi per bambini per mandare via i delinquenti”. Insomma, i cuori nobili degli spacciatori sicuramente si scioglieranno alla vista dei bambini e lo spaccio finirà. Un’altra perla è quella che riguarda gli ultras del Livorno, che recentemente si sono violentemente scontrati tra loro. Anche in questo caso per l’ex poliziotto va tutto bene così, perché tanto “il problema se lo sono risolti da soli”; infatti, come nella giungla, uno dei due gruppi ha perso lo scontro e si è sciolto. Livorno non ha bisogno di questo, ha bisogno di rispetto della legge, non di dolcezza e tolleranza. Non si può non esprimere sconcerto per i concetti espressi dal Security Manager, intrisi di rassegnazione e di anarchia, perché in questo modo si legittimano comportamenti incivili e animaleschi (come quello di scontrarsi per decidere chi comanda in città per ilntifo organizzato) e si comunica ai criminali che nulla verrà fatto per rendergli la vita più difficile (ci penseranno semmai i bambini a impietosirli).
E il sindaco che dice? Sottoscrive l’approccio del suo incaricato e dichiara: “quando ho inserito nel mio programma elettorale quest’idea, la figura del “security manager”, mi ero immaginato un mondo e un approccio. Devo dire che in questi primi due mesi e mezzo di lavoro, in Giampaolo Dotto, ritrovo esattamente le
aspettative e le aspirazioni che nutrivo”. Siamo a posto.
Con Salvetti e Gianpaolo Dotto lo Stato di Diritto lascia il passo al Libro della Giungla, il tutto condito da un insano spirito hippie.”
Alessandro Perini