Appuntamento domani nei locali di ThisIntegra e sabato 18 maggio al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo
Domani, venerdì 17 maggio, alle ore 15.30 nei locali di ThisIntegra (via Ganucci, 3) e sabato 18 maggio alle ore 9.30 al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo (via Roma, 234) si svolgeranno gli eventi finali del percorso “Educare alla consapevolezza del sé per educare alle differenze”, progettato e condotto dall’Associazione Evelina De Magistris, all’interno del programma Scuola e Città del Comune di Livorno.
Domani presenteranno i loro lavori le classi 3ª L e 4ª N del liceo “F. Enriques”, con i docenti Franca Agostini, Silvia Baglini, Federica Morelli, Sara Tognazzi e Fabio Vallone, mentre sabato 18 sarà il turno delle classi 3ª B SUM e 3ª A Ecos dell’istituto “Niccolini-Palli”, con le docenti Gaia Marsico e Rosa Picchi.
Il lavoro si è articolato in incontri di formazione-programmazione per docenti e attività laboratoriali con le classi ed ha affrontato i temi del rapporto uguaglianza/differenza e del valore della molteplicità e della complessità; della formazione degli stereotipi e del loro peso nella possibilità di libere scelte e nel modo di percepirsi e di sentirsi oggetto di giudizi e di critiche.
I temi, affrontati attraverso una documentazione varia (scritti letterari e non, immagini, articoli di giornale, trasmissioni televisive, blog e siti della rete) elaborata in modo originale dal gruppo di progetto, si sono sviluppati anche attraverso esempi di buone pratiche e di giovani (donne e uomini) che si sottraggono agli stereotipi scegliendo la forza di un pensiero libero. Il percorso è stato definito insieme alle docenti, in stretta connessione con le caratteristiche delle classi, con riferimenti anche ai programmi disciplinari. Gli incontri si sono sviluppati alternando la presentazione degli argomenti a momenti di riflessione, rielaborazione personale e di dibattito in classe.
Condurrà entrambi gli incontri Sara Colombo, femminista, esperta in trasformazione digitale, componente della redazione della rivista Via Dogana e della Libreria delle Donne di Milano.