In una nota, la multinazionale ha chiarito le proprie intenzioni per l’impianto livornese: Salvetti esprime soddisfazione
Livorno, 29 gennaio 2024 – Eni ha emesso un comunicato nel quale espone il proprio progetto per il futuro della raffineria di Stagno: entro due anni saranno avviati tre nuovi impianti che convertiranno il sito in una bioraffineria, col preciso obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.
Stando al progetto, l’impianto livornese diventerebbe la terza bioraffineria italiana, a seguito della conversione delle strutture di Porto Marghera e Gela; Eni ha precisato che sono in fase di ultimazione le verifiche ambientali e l’ottenimento delle autorizzazioni, processi iniziati dopo l’annuncio emanato a ottobre 2022.
Attraverso questa strategia la multinazionale ha assicurato il futuro produttivo e occupazionale sul territorio; la conseguente interruzione di approvvigionamento di greggio causerà l’arresto di alcune linee produttive, ma la distribuzione verrà garantita grazie all’importazione.
I tre siti per i nuovi impianti sono già stati individuati, e i lavori partiranno al termine delle verifiche e del completamento delle autorizzazioni; i processi produttivi verranno quindi convertiti soprattutto nel trattamento di residui vegetali attraverso i quali sarà possibile realizzare biocarburanti a basso impatto ambientale, non solo nel rispetto delle nuove norme nazionali ed europee ma anche in vista della crescente domanda, stimata in un incremento del 65% nei prossimi 4 anni.
Il sindaco Luca Salvetti esprime in una nota grande soddisfazione:
“La notizia che ci ha dato la direzione ENI questa mattina, della decisione formale di realizzare la Bioraffineria a Livorno, è un passaggio molto importante per il futuro della nostra città e del nostro territorio.
Sono quattro gli elementi che noi abbiamo sempre auspicato e per i quali abbiamo lavorato in questi anni, che emergono in maniera chiara:
1) continuità produttiva del sito industriale,
2) stabilità occupazionale che cancella le preoccupazioni di centinaia di dipendenti e delle loro famiglie,
3) un quadro di miglioramento degli impatti ambientali per la nostra zona con abbattimento delle emissioni, prodotti ottenuti da olii vegetali (senza olio di Palma) e riduzione del traffico intorno alla struttura, visto che le cariche arriveranno solo via mare.
4) Rimane alto e continuo l’impegno sul tema delle bonifiche, che andranno di pari passo con la conversione in Bioraffineria.”