“Da parte di Metinvest-Danieli ho visto una volontà imprenditoriale, unita a una grande attenzione al territorio”
“Un incontro importante che apre per Piombino una fase di possibile svolta”. Questo il commento del presidente Eugenio Giani al termine della riunione che ha avuto stamani a Firenze con i rappresentanti della cordata Metinvest-Danieli (joint venture tra il colosso siderurgico ucraino e l’azienda meccanica friulana), giunti a Palazzo Strozzi Sacrati per illustrare il “Digital Green Steel Project”, progetto da 2,2 miliardi di euro diretto a produrre, attraverso un forno elettrico ad arco in via di progettazione, 2,7 milioni di tonnellate di nastri d’acciaio all’anno e rilanciare l’area industriale di Piombino, riportando così la città ad essere un polo di riferimento per la siderurgia in Italia e non solo.
“Abbiamo approfondito insieme – ha osservato il presidente Giani – una serie di aspetti che sono di competenza regionale, come il tema delle autorizzazioni ambientali, i collegamenti, il rapporto con le aree demaniali, tutte questioni che richiedono interventi che dovranno essere portati avanti insieme alla Regione. Penso solo al tema delle bonifiche per le quali è stata la Regione, che aveva messo già a disposizione 47 milioni per la bonifica della falda, a dare il suo assenso allo Stato per riorientare ulteriori 41 milioni del Fondo di Sviluppo e coesione, di spettanza regionale, con cui portare a termine almeno la prima parte di questo intervento fondamentale”.
“Da parte di Metinvest-Danieli ho visto una volontà imprenditoriale, unita a una grande attenzione al territorio”, ha sottolineato Giani che, riguardo ai rapporti con il gruppo Jsw, attuale proprietario dell’acciaieria ex Lucchini già operativo con i suoi impianti, ha parlato di interlocuzioni in corso tra i due soggetti.
Nel progetto di rilancio dell’attività siderurgica sul sito piombinese, JSW si occuperebbe della produzione di rotaie, mentre Metinvest si occuperebbe nell’area più a est della città della produzione dell’acciaio per i cosiddetti piani o coils utilizzando anche le infrastrutture che sto realizzando – in qualità di Commissario sia per i lavori nel porto di Piombino che per il rigassificatore – come la strada che dal porto si riconnette alla SS 398 dedicando all’area un ingresso autonomo, o quelle che potrebbero riguardare ulteriori bonifiche e le energie rinnovabili ”.
“Per partire adesso mancano gli accordi fra Governo, Regione, altri enti e i soggetti interessati – ha aggiunto Giani – sulle concessioni, sulle modalità con cui saranno realizzati i forni elettrici e quelle in base alle quali JSW e Metinvest potranno rapportarsi senza sovrapporsi”.
Il presidente ha definito i tempi della nuova operazione di rilancio abbastanza veloci, “se si pensa – ha spiegato – che si vuole riuscire a costruire qualcosa di pienamente funzionante nel 2027”.
“Sono molto contento – ha concluso Giani – perché questa è la dimostrazione che il lavoro portato avanti in questi anni a Piombino, fa assumere finalmente a questa città e alla Toscana un ruolo di riferimento nella produzione siderurgica nazionale”.