L’incontro si è svolto a Piombino venerdì 29 novembre alle 16 presso la Sala della Pubblica Assistenza in via Giordano Bruno 23
L’Arma dei Carabinieri, da tempo, dedica, su scala nazionale, una particolare attenzione al fenomeno delle truffe agli anziani. A tal proposito, il Comando Provinciale Carabinieri di Livorno ha costantemente in atto, tramite i Comandi dipendenti su tutto il territorio della provincia labronica, una capillare campagna informativa per diffondere ed informare la cittadinanza in marito alle diverse tipologie di truffe e raggiri più frequenti e consentire in questo modo alle persone, conoscendo alcuni particolari nonché dinamiche ricorrenti di tale fenomeno, di potersi difendere adottando le opportune suggerite cautele.
L’incontro si è svolto a Piombino venerdì 29 novembre alle 16 presso la Sala della Pubblica Assistenza in via Giordano Bruno 23 e nell’occasione il Comandante della locale Compagnia Carabinieri, Maggiore Luca Saliva, d’intesa con quella associazione di volontariato e in collaborazione con i soci Unicoop Tirreno, ha fornito agli intervenuti alcuni suggerimenti, anche attraverso la distribuzione di brochure informative e la proiezione di video esplicativi, su come riconoscere le più frequenti modalità di raggiro attuate dai truffatori e su come comportarsi di conseguenza, quando ci si dovesse trovare davanti a possibili raggiri sia all’interno delle proprie abitazioni che all’esterno.
In tutti i casi valgono sempre e per la maggiore due consigli fondamentali: non far entrare persone sconosciute in casa e, nel dubbio, chiamare senza indugio il 112 NUE, rivolgendosi sempre alla più vicina Stazione Carabinieri.
Altri incontri seguiranno nel territorio grazie alla disponibilità delle associazioni di volontariato, AUSER e la collaborazione con Enti locali della Val di Cornia e della Diocesi di Massa Marittima- Piombino.
#PossiamoAiutarvi.
I Carabinieri ribadiscono altresì, alla luce dei recenti episodi di truffa, di prestare massima attenzione ai collegamenti su siti internet ed agli acquisti online particolarmente convenienti, dietro i quali, talvolta, si celano persone senza scrupoli, dedite a truffe e raggiri.
Inoltre, durante le trattative è raccomandabile utilizzare strumenti di comunicazione diretti, quali telefonate, più facilmente tracciabili rispetto a semplici messaggi tramite social network e verificare, anche tramite web, la reale presenza di aziende o rivendite. In caso di dubbi, ci si può sempre rivolgere ad una delle 27 Stazioni Carabinieri del territorio della Provincia di Livorno per esporre i propri sospetti e verificare ogni dubbio.
Il reiterarsi di diverse tipologie di truffa impone di richiamare gli accorgimenti e le misure che i Carabinieri di Livorno raccomandano in caso di dubbi e/o mancanza di conoscenza dell’interlocutore da cui si viene avvicinati per ogni tipo di accordo o richiesta in cui emerge la richiesta di eseguire un’operazione o un pagamento anche e soprattutto con i mezzi diversi dall’uso dei contanti in particolare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici.
A tal riguardo nei suddetti casi, appena si hanno sospetti, il consiglio è quello di porre massima attenzione, non aprire la porta a sconosciuti che si presentano presso le abitazioni private, diffidare dalle apparenze e soprattutto limitare la confidenza su internet.
In tale ottica pertanto, prestare sempre massima attenzione, ma soprattutto a rivolgersi con fiducia ai Carabinieri in caso di sospetti, chiamando il 112 N.U.E. per effettuare un’immediata segnalazione, nonché consultare il sito Carabinieri.it in cui sono illustrate le principali tipologie di truffe e come riconoscerle, poiché le tecniche adottate dai truffatori, per quanto subdole e fantasiose, hanno schemi ricorrenti ed individuarli è il primo passo per difendersi.
In caso di ricezione di telefonate da numeri di utenze fisse o mobili con prefissi o numerazioni compatibili con la mittenza, per esempio di uffici istituzionali o di caserme, essendo attualmente frequenti fenomeni di clonazione di numerazioni già assegnate, è buona norma riattaccare, quindi chiudere la conversazione sospetta e richiamare il numero al fine di avere conferma di non trovarsi di fronte all’ennesimo ignoto truffatore.
FONTE: COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI LIVORNO