Riceviamo e pubblichiamo il presente comunicato stampa di “Magliette Bianche italiane”
“A febbraio 2023 il SIN di Livorno-Collesalvetti compie 20 anni dalla prima perimetrazione e ancora oggi troviamo due dati che ci lasciano stupiti, amareggiati e allarmati per il benessere della collettività e dell’ambiente del territorio livornese e colligiano.
Nel locale SIN le bonifiche dei terreni e delle falde acquifere potrebbero essere ancora pari allo zero per cento. In questa situazione ambientale nei locali quotidiani di Livorno, trovano spazio interventi che potrebbero essere utili a perorare la costruzione di nuovi impianti industriali all’interno del locale SIN, anche definiti a “zero emissioni”, senza mai spiegare nel dettaglio come ciò sarebbe scientificamente realizzerebbe. Informazioni divulgate che sembrerebbe dovessero essere assunte come dogmi dai cittadini.
L’importanza, ancor più dopo venti anni di attesa, di non prescindere dalle bonifiche, è a norma di legge, infatti i pericoli nel continuare a non bonificare le aree SIN ci vengono proposti dall’Art. 252, comma 1 del D.Lgs. 152/06 che individua i SIN in base: alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell’impatto sull’ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico.
Livorno e Collesalvetti sono due aree di crisi industriale complessa grazie ad uno sviluppo industriale che nel tempo potrebbe non aver saputo creare benessere per le future generazioni, sia in termini di lavoro che di ambiente e di salute. Il quadro sanitario complessivo è stilato nei vari aggiornamenti dello Studio Sentieri del Ministero della Salute per il tramite dell’ISS.
Le amministrazioni comunali e la Regione Toscana potrebbero non sentire la necessità di spingere sull’accelleratore per arrivare in tempi rapidi ad ottenere studi epidemiologici di coorte. Eppure si tratta di due aree che subiscono da anni emissioni con anche l’aggravio di incidenti industriali rilevanti, dove si verificano situazioni da chiarire, come il rinvenimento di inquinanti in un area dove non ti aspetti di trovarne, trattandosi di un terreno pubblico comunale quello della tanto discussa pista ciclistica di Stagno, frazione colligiana.
Al riguardo ancora oggi si attendono le comunicazioni definitive dagli enti interessati. In questi territori, oltre al polo industriale del SIN e del SIR, trovano spazio un inceneritore, le emissioni delle navi in porto, i risvolti ambientali della Darsena Europa, delle aziende del trattamento dei rifiuti e delle discariche.
Un territorio che presenta criticità multifattoriali non risolte negli anni come le maleodoranze, fonte di ampie discussioni senza soluzioni definitive e con una potenziale sottostima del problema delle polveri presenti nell’aria, cui ancora oggi poco conosciamo.
Auspichiamo per Livorno e Collesalvetti un futuro migliore rispetto al passato e una lungimiranza degli enti amministratori nell’interesse della collettività”.