“Livorno non può diventare porto franco delle navi ONG”.
Adesso basta con la politica delle navi incontrollate di migranti clandestini, il porto di Livorno non
può diventare porto franco per l’approdo delle ONG. Gli sbarchi che sono programmati per venerdì nella
nostra città sono un retaggio della politica del Partito Democratico che operava in modo scellerato con
l’allora Ministro Lamorgese, la quale ha di fatto smontato i decreti Sicurezza di Salvini durante il governo
con i 5 Stelle.
Il nuovo esecutivo di centro-destra sta invece lavorando per un nuovo decreto dove non ci sarà più
spazio per gli sbarchi fuori legge; l’obiettivo è quello di porre un freno a questa politica senza scrupoli che
altro non fa che far danno a tutti, migranti compresi usati da queste organizzazioni per far cassa e sostegno agli scafisti. Questo provvedimento che l’attuale governo sta preparando, infatti, prevede di ridisegnare le regole che già Salvini, quando era Ministro dell’Interno, aveva stabilito: ovvero che sia il Paese di bandiera della nave a farsi carico dei migranti soccorsi, ripristinando multe, fermi e la confisca per chi non rispetta il codice di condotta. Tutte le ONG dovranno rispettare le regole, evitando un comportamento che metta a rischio non solo la sicurezza nel nostro Paese, ma anche migliaia di vite umane.
Non è più tollerabile vedere come queste ONG che hanno fatto rotta verso la Toscana una volta
ricevuta l’indicazione di porto sicuro a Livorno sulla base del numero di persone a bordo, abbiano poi virato e siano tornate indietro per raccogliere altri migranti, sprezzanti di ogni regola e di come in città si
potessero gestire tutte quelle persone salite a bordo, ovvero il doppio di quelli concordati.
Vogliamo rassicurazioni serie e concrete da parte di Sindaco e Prefetto sui metodi di sbarco e su
come Livorno abbia intenzione di organizzare sia i soccorsi di chi ha realmente bisogno, ma, anche e
soprattutto, sui metodi di identificazione e sistemazione in luoghi controllati di questi migranti clandestini, evitando qualsiasi tipo di fuga e con l’impegno poi di rimandare indietro nel proprio paese tutti quelli che non hanno il diritto di rimanere sul nostro territorio perché entrati senza seguire una men che minima regola come invece hanno seguito e rispettato migliaia di migranti regolari presenti in Italia. Certo, se la Toscana oggi avesse avuto un Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE), sarebbe stato più semplice gestire questa drammatica situazione, ma la politica ideologica della sinistra ha fatto si che la nostra Regione non si fosse mai dotata di questo istituto fondamentale per la lotta alla clandestinità.
Su questa emergenza pertanto tutte le istituzioni siano chiare con la cittadinanza e si impegnino per
far rispettare a tutti le regole della nostra nazione senza se e senza ma.
Comunicato stampa di:
Il Capogruppo Lega
Comune di Livorno
CARLO GHIOZZI
Il Segretario di Sezione
Lega Livorno
MICHELE GASPARRI