Allarme aumento reati minorili, si tratta del 60 per cento in più rispetto agli anni scorsi, esclusi i due della pandemia che non hanno avuto rilevanza
C’è preoccupazione e sconcerto per i cinque arresti di tre giovanissimi livornesi, una ragazza di origini francesi e un ragazzo di origini bulgare ma nati a Livorno, colpevoli dei furti con spaccata ai danni di esercizi commerciali, reiterati nel corso dei mesi, soprattutto da gennaio a febbraio. La situazione secondo la questura è degna di un allarme sociale.
La fascia di età è da 14 a 18 anni e l’estrazione sociale è varia, dall’emarginazione, al benessere e all’agio familiare. Il questore di Livorno Roberto Masucci dà notizia dei recenti provvedimenti e rende noto il bilancio della grave situazione: “purtroppo ci occupiamo di giovani, la preoccupazione è grande e richiede una riflessione, occorre da subito dire no alla repressione e operare per l’educazione dei giovani”. Si tratta, sottolinea ancora il questore di “reati di arroganza”, come nel caso dei disordini in via Cambini, in via Roma, a Calafuria e per quanto riguarda i già citati furti con spaccata a danno degli esercizi commerciali. Riguardo all’accoltellamento di Calafuria e al provvedimento di chiusura del locale il questore si è espresso in un provvedimento più lieve del dovuto per salvaguardare il diritto d’impresa: “non sono un questore che chiude i locali ma mi metto a disposizione di chiunque per la sicurezza”.
La catena di reati a danno dei commercianti è stata interrotta grazie ad un’azione congiunta di Polizia e Carabinieri che attraverso filmati delle telecamere pubbliche e private sono riusciti ad individuare i colpevoli e ad arrestarli. Quattro dei cinque giovani arrestati sono nati nell’anno 2005, uno nel 2007. Per due di loro c’è il carcere minorile, per altri due ci sarà il tentativo educativo in una comunità e per la ragazza il provvedimento usato è la permanenza coatta a casa. Per ora si tratta di provvedimenti cautelari in realtà molto gravi ma presi per il pericolo di reiterazione del reato.
I giovani usavano motorini rubati e per loro si aggiunge dunque anche il reato di furto e ricettazione oltre al reato di resistenza a pubblico ufficiale poiché in un’occasione nel tentativo di fuga in motorino avrebbero messo a grave rischio la sicurezza di un agente. Se non si può parlare di baby gang vera e propria perché non ci sono elementi che possano fare assumere ad entità il reato associativo, sicuramente i giovani si conoscevano ed agivano in gruppi di due o tre a turno. Mattoni, mazze di ferro, oggetti trovati sul posto, servivano a rompere le vetrine degli esercizi commerciali, dopodiché veniva arraffato di tutto, computer, PC, cellulari, tablet e ogni merce di valore.
I reati si sono reiterati da gennaio in numero considerevole, due volte la gelateria Latte & co in piazza del Municipio, la farmacia in piazza dei Mille, la lavanderia di via Donnini, il ristorante Sakura e il colpo più importante, la tabaccheria Novi in via Ricasoli con 4200 euro di sigarette e 1700 euro di gratta e vinci, per un totale di sei eventi criminosi. I ragazzi abitano in quartieri diversi e si sono conosciuti negli abituali ambiti sociali dedicati ai più giovani. Nei confronti dei cinque sono state applicate queste misure cautelari ma non si esclude, fanno sapere dalla questura, che per alcuni di loro purtroppo di potrebbero aprire realmente le porte del carcere.
Simone Consigli