“Hey Jhon” CTL edizioni, uno sipario aperto su Livorno ed una capsula del tempo tra le memorie di chi c’era negli anni 20′ fino a gli anni 80′; ed è il primo libro di Samira
Malgrado il contenuto interessante, la distribuzione avviata a maggio 2021 con l’opera in vendita presso Amazon, altri store della rete e naturalmente sul sito della casa editrice, il libro non gode ad oggi di una presentazione ufficiale, un po’ a causa del covid e un po’ perchè l’obbiettivo principale dell’autrice era semplicemente quello di mantenere una promessa.
Samira De Martino è chiaramente autentica nel suo intento, tanto da devolvere i proventi dei diritti d’autore a “Sportlandia Livorno” un’associazione che si occupa di ragazzi disabili.
Samira è una giovane madre di famiglia che lavora come impiegata ed ogni madre lavoratrice ben sa come è difficile trovare il tempo di ascoltare le proprie emergenze interiori, ma Samira De Martino si ritrova scrittrice per una promessa fatta al nonno paterno: tenera, dolce, semplice, che a conoscerla molti cittadini condivideranno, sia per la promessa in se per sé, sia per la persona a cui è dedicata, soprattutto, e a Livorno è difficile il contrario, se si è praticato, frequentato o seguito il Palio Marinaro e le altre gare remiere, in particolare, tra l’altro, se si è nati e/o cresciuti in Borgo Cappuccini.
Il nome Gino Falanga De Martino si associa automaticamente alla cantina di Palazzo Squilloni, quest’uomo in senso metaforico e pratico era il “tesoriere del Palio Marinaro e del mare della costa livornese”; vogatore, portuale, custode delle attrezzature per l’allestimento del campo di gara , abile factotum, tant’è che già anziano aveva lui stesso ristrutturato la cantina e sensibile raccoglitore delle preziosità del mare; ne aveva fatto un museo personale e affascinante.
D’altronde lui stesso raccontava di essere nato allo Scoglio della Regina tra i retaggi della prima guerra mondiale, di aver vissuto tutta la seconda guerra mondiale e conseguente ripresa fino agli anni 90′ quando con l’arrivo della cantina aveva cominciato a raccogliere ricordi ed oggetti. Ne ha viste e vissute di cose! Da quella prospettiva, sempre a livello del mare e in prossimità del porto, è stato attore e testimone di tanti episodi che sorge spontanea la domanda: quanto sono preziosi, per la conservazione di una storia che ci appartiene, i racconti di questo nonno alla nipote?
Galeotta fu’ la quarantena che le ha offerto il tempo di riordinare gli appunti dei racconti dal valore inestimabile, di confermare cronache e fonti di una storia che contempla un periodo che va dal 1920 a gli anni 80′, una storia vicina, si! Ma pur sempre del secolo scorso e conservata negli archivi, tuttavia quelli importanti appartengono alla memoria che ha i limiti umani del ricordo soggettivo e che lentamente rischia di scomparire, la stessa “Samira De Martino” conferma :- in sostanza i racconti sono quelli, però gli anziani li ricordano con sfumature diverse”.
Non solo il libro contiene la vita, gli aneddoti e la storia documentata da un punto di vista di popolare della nostra città, ma omaggia un uomo che ha offerto un contributo da non dimenticare, ci ricorda l’importanza dei ricordi degli anziani e ci conforta per la sua tenerezza.
Tiziana Etna