Nel comune si apre il caso rimborsi con questo comunicato
“Abbiamo appreso che in sede consiliare sono state presentate una o più richieste di rimborso spese da parte di alcuni consiglieri, con cifre importanti di migliaia di euro, addirittura ci risultano in un periodo triste della nostra storia dovuto al covid , dove tutto si è fermato,richieste per circa 15.000,00 euro.
-Dopo le premesse il documento attiva al noek della questione-
Noi pensiamo che certe cifre per un comune come il nostro siano intollerabili, se ogni consigliere chiedesse rimborsi di 6, 7 , 9 mila euro annui il comune, e quindi la collettività, sarebbe costretta a pagare centinaia di migliaia di euro che sicuramente verrebbero tolti a capitoli più importanti, e d’altronde se passa il messaggio che ciò sia possibile non vedo perché tutti non possano chiederlo.
Ma noi al momento pur sapendo che i rimborsi per i consiglieri devono essere completamente giustificati con impegni istituzionali (e non personali o di partito) facilmente ed obbligatoriamente riscontabili, non vogliamo fermarci sull’aspetto tecnico legale ma su quello morale.
SIAMO SICURI CHE TUTTO CIO’ CHE RIENTRA NEL POSSIBILE SIA ANCHE ETICAMENTE E MORALMENTE GIUSTO ?
CON UN COMUNE CHE ARRANCA PER LE PISCINE, E PER L’AMMANCO DI CUI ANCORA SI SA POCO , IN UN MOMENTO IN CUI MIGLIAIA DI PERSONE PERDONO IL POSTO DI LAVORO, E IN CUI SEMPRE PIU’ FAMIGLIE SI RIVOLGONO ALLA CARITAS, SIAMO SICURI CHE NON SI POSSA FARE UN PO DI POLITICA SANA SENZA GRAVARE SULLA COLLETTIVITA?
Ma la cosa più grave che ci porta ad intervenire è il silenzio assordante della attuale classe politica presente in questo consiglio comunale, ma è possibile che solo noi pensiamo che i cittadini, per effetto di quella tanto decantata trasparenza che nessuno attua , devono essere al corrente i ciò che succede?
Non è giusto che i cittadini sappiano come si comporta un loro rappresentante chiunque esso sia?
Perché questa amministrazione tratta tutti gli argomenti con segretezza ed inadeguatezza? Cosa si deve nascondere?
Se vengono fatte richieste a nostro avviso assurde, la cosa deve essere discussa in consiglio comunale, i consiglieri devono essere informati di ciò che fa ogni suo collega e non esiste privacy, il bilancio è pubblico, cosìcome ogni compenso percepito; comuni più seri del nostro da tempo mettono in rete ogni singolo pagamento.
Ma soprattutto perché questa amministrazione, ormai palesemente incapace di affrontare qualsiasi questione politica, lascia nella merda gli uffici e quindi il personale che deve sorbirsi un carico di lavoro che non gli spetta togliendo tempo alle cose dei cittadini rendendo il loro venire a lavoro non più un piacere ma un incubo?
Perché devono sorbirsi le lamentele o gli attacchi dei consiglieri che senza nessun rispetto per chi lavora pretendono (complice un’amministrazione assente)?
Se le cose si discutessero non sarebbe più semplice per tutti????
Ma per evitare il solito luogo comune “sanno solo criticare e dire falsità” proviamo a fare un esame di ciò che fino ad oggi è stato fatto o detto partendo proprio dalle ultime cose:
Con una semplicità disarmante, tramite i consueti canali social (ormai sono rimasti solo quelli, il confronto con i cittadini tanto sbandierato in campagna elettorale viene finemente e sistematicamente evitato), il Comune Part Time di Collesalvetti informa la cittadinanza che la Scuola Primaria “N. Sauro” subirà un ritardo nell’apertura di ben 12 giorni.
Le giustificazioni sono molteplici, si va dal ritardo nell’apertura del cantiere per “carenza” di ditte nel periodo estivo alle mancate consegne di materiali.
Si sapeva da tempo della necessità di questi lavori, non è stato un intervento improvvisato ma questa amministrazione non è stata in grado (fra le altre cose) di pianificare i lavori, di seguirli, di rendersi conto per tempo dei ritardi, di informare tempestivamente la cittadinanza, ne tantomeno di trovare un’alternativa valida per venire incontro ai bisogni delle famiglie.
Se non si è in grado di amministrare un Comune si dovrebbe avere l’intelligenza di alzare le mani e fare un passo indietro, ma la presunzione di questa giunta fa sì che ogni giorno, nonostante errori che pagheremo come comunità, ci sia invece un continuo denigrare chi vorrebbe un’amministrazione efficiente e a misura di cittadino.
Tutto il contrario di quella attuale.
Abbiamo appreso in questi giorni come il piano rifiuti regionale preveda un nuovo modello, quello della “fabbrica dell’idrogeno”.
E pensare che si diceva con grande entusiasmo che certi progetti erano stati colpiti e affondanti.
Invece, in nome dell’economia circolare, la tecnologia ritenuta ideale è quella che non fa un filo di fumi recuperando carbonio che a sua volta da vita a idrogeno e metanolo con la gassificazione.
La costa tirrenica dovrebbe ospitare uno di questi impianti chissà dove, ci chiediamo, visto che devono essere aree industriali attrezzate,
Del resto cosa c’era da aspettarsi da un ministro dell’ambiente che ha semplificato le procedure per impianti che usano combustibile solido secondario (CSS) o quando il piano di programmazione unico del nostro comune prevede l’appoggio a progetti Waste to fuel?
Che dire dell’imminente servizio pap più volte rimandato?
Ci chiediamo con quale convinzione il comune di Collesalvetti, che a breve sembra apprestarsi ad attivare la raccolta differenziata porta a porta, si lancia in questa nuova avventura senza MAI aver intrapreso un percorso illustrativo e conoscitivo con i cittadini, senza MAI aver accolto le domande i dubbi e averli discussi.
Dubbi che sembrano concretizzarsi in aree anche a noi vicine come Livorno, dove la raccolta differenziata in questi ultimi anni risulta inoltre essere diminuita e dove sono emerse alcune criticità che hanno costretto l’amministratore unico di Aamps a rivalutare certe scelte nell’ottica di venire incontro alle esigenze dei cittadini ed incrementare l’attività di comunicazione al cittadino per renderlo partecipe e cogliere suggerimento ed indicazioni per introdurre correttivi.
Si sta parlando di Livorno e chi a Collesalvetti avanza perplessità sui modi di fare raccolta differenziata, per la conformazione del territorio con tutte le problematiche che riguardano le piccole frazioni, viene attaccato per posizioni ritenute incomprensibili.
Per non parlare di come sia stata gestita la vicenda della pista ciclistica di Stagno.
Un piano di caratterizzazione che nonostante il ritrovamento di sostanze tossiche fra le quali amianto, furani, fitofarmaci, diossine ed idrocarburi leggeri non ne prevedeva l’analisi imposta solo successivamente da Arpat.
Un piano di caratterizzazione secretato, ma improvvisamente reso pubblico solo quando le forze di Sinistra di Collesalvetti ne sono venute a conoscenza facendo accesso agli atti, risultando così evidente come i cittadini non dovessero conoscere la verità delle cose.
Come possiamo dimenticare le dichiarazioni di chi diceva che c’era stato solo un difetto di comunicazione da parte del comune che aveva operato nel migliore dei modi?
Come non ricordare chi diceva “tutto a posto” ed oggi con eccesso di zelo addirittura proibisce ai soci della proloco stagno di poter prendere dei loro materiali, necessari alle iniziative sulla frazione, impedendo così anche la costruzione di quei momenti ludici necessari alla frazione?
Un comune che nonostante accordi regionali secondo i quali dovrebbe informare i cittadini sugli aggiornamenti degli studi sentieri che confermano, purtroppo per la nostra zona, l’aumento di malformazioni congenite e un’alta mortalità per tumori del polmone e mesotelioma pleurico due patologie legate ad esposizione ad amianto, non ha mai reso pubblico.
Un documento ufficiale in possessodell’amministrazione ormai da mesi , un documento richiesto dalle amministrazioni locali per confermare o meno i dati già esistenti e pagato con soldi pubblici .
Un documento che non piace perché conferma e anzi denuncia un peggioramento ,e per questo, cosa ancor più grave, non ha intavolato un dibattito per arginare questa degenerazione ambientale e di morte.
E delle Colline ne vogliamo parlare ?
completamente abbandonate, cittadini di seri c con i quali non si fa un incontro da anni e dove niente si risolve.
Ma potremmo parlare di sicurezza, potremmo parlare di scelte urbanistiche in fase di rilascio autorizzazioni che cozzano contro il buon senso, contro il ricercare viabilità sicure, contro il rendere vivibile i centri abitati , rilasciando nuove autorizzazioni a piazzali di camion , potremmo parlare di turismo, di agricoltura e molto altro ma servirebbe qualcuno che ascolta e qui non c’ènessuno.
Qualcuno ha detto “THE END”, io dico che siamo oltre tempo limite per maggioranza e opposizione ormai silente da quando siede nello stesso governo nazionale”.
Per la Sinistra di Collesalvetti
Luca Chiappe
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