Ci sono giunti molti commenti in redazione sul nostro articolo, ripreso anche dal quotidiano “Il Tirreno”
Livorno, 17 gennaio 2021 – Con l’articolo di ieri, 16 gennaio, abbiamo parlato del caso di un uomo dimesso dall’ospedale senza che indossasse i propri vestiti, esposto così al freddo polare di ieri; non si è trattato di un’accusa al personale sanitario, che ricordiamo è messo a dura prova durante questa pandemia, abbiamo voluto solo mettere in evidenza un problema affinché non si ripeta in futuro. Purtroppo, leggendo i commenti di molti nostri lettori, abbiamo scoperto che non si tratta di un caso isolato. Molti i messaggi di solidarietà e di racconti di fatti simili. Ne prendiamo uno per esempio
“È accaduta una cosa simile a mio nonno in questi mesi a 80 anni e con diverse complicazioni/patologie. Lo hanno riportato con l’ambulanza lasciandolo praticamente solo con una maglia a maniche corte nonostante avessimo preparato una borsa con i vestiti di ricambio per il ritorno, prontamente consegnata al pronto soccorso. Il freddo per un diabetico sotto dialisi è devastante”
Non sono mancate anche le critiche al nostro articolo, comunque i nostri lettori, per la maggior parte, hanno espresso la propria solidarietà a questa persona. Qua mettiamo un commento di questo genere:
“Vedendo questo povero uomo, che potrebbe essere il nonno o il babbo di ognuno di noi mi stringe il cuore. Ma leggendo l’articolo che inizia “Per cui ciò che state per leggere non deve essere interpretato come una accusa al loro operato”. Mi fa girare le palle scusate il francesismo. Qui si tratta di umanità, a prescindere dal lavoro che fai e la pandemia. Certo questo è un periodo stressante per tutti, ma trattare una persona così non ci sono scuse. Perciò sarebbe il caso, di andare a ricercare il personale che ha fatto questo. Perché non è possibile, non trovare tre minuti per rivestire un paziente. Non avevano voglia, non li è importato.Poi non vorrei parlare, della cintura..Questa pandemia menomale ci doveva rendere migliori 🤷🏼♀️”
Ci sono state anche le difese a favore del personale sanitario, che, ricordiamo, noi non accusiamo, ma ci limitiamo solo a riportare dei fatti per non farli più accadere. Abbiamo provveduto a contattare l’Azienda USL Toscana Nord Ovest per ascoltare la loro versione dei fatti, che pubblicheremo prontamente. Non bisogna perdere il nostro lato umano, ed un passo importante è ammettere i propri errori per poi evitare di ripeterli.
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