Il boxeur di Pontedera ci lascia ad 81 anni
Sandro Mazzinghi non era un pugile qualunque, bensì uno dei boxeur migliori che il nostro paese abbia mai avuto; negli anni 60 e 70, infatti, fu protagonista assoluto della “noble art”, il pugilato, diventando campione del mondo dei superwelter, nel settembre 1973, battendo, per ko tecnico al nono round, il detentore Dupas. Memorabile la sua rivalità con Nino Benvenuti, altro grande pugile di cosa nostra, dal quale lo dividevano anche le caratteristiche: Sandro era un combattente, uno che sul ring dava l’anima, l’altro era più tecnico, magari più bello a vedersi, ma meno coinvolgente per il pubblico.
Una rivalità che trovò l’apice nelle due sfide sul ring, entrambe vinte da Nino, con grandi recriminazioni di Mazzinghi, sfide che bloccarono l’Italia intera, in un momento storico nel quale il pugilato godeva di grande popolarità. La sua storia diventa oggi leggenda, infatti, per i postumi di un ictus che lo aveva costretto al ricovero in ospedale, il boxeur di Pontedera è volato in cielo, come annunciato dalla famiglia sulla pagina ufficiale del campione.
Il post su Facebook
“Diamo il triste annuncio della scomparsa – scrivono i familiari nella pagina ufficiale dell’ex campione su Facebook, la moglie Marisa e i figli David e Simone -. Tutti sapete quanto amore aveva per il prossimo e per l’onestà che ha sempre avuto nei confronti di tutti …per noi oggi è un giorno triste ma non possiamo che andare orgogliosi per l’uomo, l’atleta, il Campione e il padre che stato… Ciao Babbo, non ti dimenticheremo mai resterai sempre con noi e con tutti quelli che ti hanno voluto bene”.
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