Filippini non sarà l’allenatore del prossimo campionato
La mancata cessione della società, causa mancati arrivi del bonifico più volte promesso, Yousif prima e Fernandez poi, ha obbligato Spinelli a mettere in un cassetto, almeno per ora, il desiderio di cedere il sodalizio amaranto, causa mancanza di compratori. E siccome il campionato si avvicina a grandi passi, il numero uno amaranto ha dato incarico al direttore sportivo Vittorio Cozzella di allestire la squadra per la prossima stagione. E’ proprio Cozzella che ci anticipa, in una bella intervista, quali saranno le linee guida del suo lavoro.
Molti tifosi temevano che Spinelli non avrebbe iscritto la squadra al prossimo campionato se non avesse ceduto la società.
“Il Presidente ha cercato in ogni modo di vendere gli amaranto; dopo molti anni alla guida del Livorno, si è stancato ed ha manifestato seriamente la volontà di lasciare. Purtroppo i compratori per ora non si sono rivelati affidabili; di conseguenza, ha deciso comunque di mettere in piedi la squadra, in attesa di cederla e, per questo, mi ha dato l’incarico di allestirla”
Il primo passo sono state le dimissioni di Roberto Breda, tecnico fino a ieri contrattualizzato con gli amaranto.
“Essendo sotto contratto, poteva essere una scelta per la panchina, una volta contattato ci ha riferito che non aveva alcuna intenzione di scendere di categoria; è proprio per questo motivo che ha rassegnato le proprie dimissioni.”
L’allenatore sarà dunque Antonio Filippini ?
“No, siamo alla ricerca di un altra tipologia di allenatore, che abbia esperienza della categoria e del campionato nel quale militeremo. Non possiamo permetterci, in un anno così importante, una scommessa in panchina.”
Ci regala qualche anticipazione sulla fisionomia della squadra che ha intenzione di allestire ?
“Punteremo sicuramente su giocatori esperti, ma terremo i giovani che abbiamo lanciato quest’anno e che, nonostante la stagione disgraziata, hanno fatto bene. Inoltre ci saranno altri calciatori che rientreranno dai prestiti in svariate società. Sono giocatori mandati a farsi le ossa e che hanno dimostrato altrove tutte le proprie qualità. In primis, il prossimo anno, la squadra dovrà riconquistare l’amore dei tifosi e della città. Per farlo, servono giocatori che lottino fino all’ultimo secondo ed escano dal campo con la maglia grondante di sudore, senza concedere niente agli avversari. Un team che faccia della combattività la propria carta di identità.”
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