Il Gruppo Consigliare del Comune di Livorno dei 5 Stelle interviene in merito al “Consiglio interrotto” e sull’atto ex Ra.Ri
Il Gruppo Consigliare del Comune di Livorno dei 5 Stelle interviene in merito al “Consiglio interrotto” e sull’atto ex Ra.Ri.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato che ci è stato inviato dal Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle
Martedì si è svolto l’ultimo Consiglio comunale prima della pausa estiva.
Come gruppo 5 stelle avevamo proposto che il Consiglio non facesse ferie, visto che sono arrivate importanti risorse dal Governo a fine luglio e che ci sarà bisogno di fare delle variazioni di bilancio ad agosto.
Molti ci hanno ignorato, ma il Presidente del Consiglio comunale ha risposto a mezzo stampa, ricordando che la sospensione estiva è stata decisa all’unanimità dalla conferenza dei capigruppo in data 1 luglio, sottintendendo che anche Sorgente era d’accordo.
Continua
Si sottovaluta però il fattore tempo, perché la nostra proposta è arrivata nel Consiglio del 30 luglio, perché proprio lì si discutevano le risorse governative arrivate il 27 luglio e non certo a inizio mese.
Nell’ultimo consiglio c’è stata poi la mozione di Romiti sulla sicurezza e si è generato un teatrino centrodestra-centrosinistra, fra chi vorrebbe l’esercito nelle strade e chi rimpalla le responsabilità fra Sindaco e Prefetto, non fornendo alcuna risposta concreta.
Provando ad alzare il livello del dibattito, abbiamo detto che, se si vuole costituire un nucleo antidegrado di Polizia municipale (come scritto da Romiti), occorre potenziare l’organico della PM e, soprattutto, dare degli incentivi economici a quegli agenti che lavorano in strada, per la sicurezza urbana. Noi proponiamo che venga erogata l’indennità massima giornaliera di 10 euro a chi è disponibile ad effettuare questo servizio.
Questa è solo una delle diverse idee che abbiamo espresso.
Conclude
Alla fine il Consiglio è stato interrotto bruscamente dal Presidente, mezz’ora prima dell’orario previsto per la fine, dopo svariati minuti di “tira e molla” del PD, il quale avrebbe voluto rimandare una sua mozione su Porta San Marco al prossimo consiglio (a settembre).
Dunque il presidente ha proposto di non trattare le mozioni, bensì le interpellanze, che di solito hanno un tempo di discussione più breve.
Quindi l’unico atto di questo tipo sarebbe stato quello nostro sulla Ra.Ri., molto atteso dai cittadini dei quartieri nord. Il PD però, a questo punto, ci ripensa e decide di discutere lo stesso atto su San Marco che pochi minuti prima aveva chiesto di rimandare.
La nostra capogruppo ha pertanto richiesto una mozione d’ordine, per finire di discutere tutti gli atti: ciò non è stato gradito da Caruso (perché andava contro una decisione della capogruppo, anche se il Consiglio è sempre sovrano) che non ha posto in votazione la proposta, facendo intervenire i consiglieri di maggioranza, per poi dichiarare incredibilmente finito il consiglio, mezz’ora prima della fine prevista.
Così non si è parlato né di San Marco, né della Ra.Ri.: con la differenza che il PD, che voleva rimandare la discussione, ora è contento, mentre noi, che avevamo urgenza di discutere gli atti, aspetteremo settembre.
Un esempio di parzialità di un presidente che dovrebbe tutelare tutti. (Eravamo abituati male…)
Fonte: Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Livorno
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