Grazie alle telecamere di videosorveglianza l’uomo è stato visto nell’atto di forzare la vetrina e trafugare dagli scaffali espositivi la merce
I Carabinieri della Compagnia di Cecina mantengono alta l’attenzione anche verso le fattispecie predatorie che vanno a colpire gli esercenti commerciali. È costante infatti l’azione serrata in ottica di prevenzione e soprattutto repressione di ogni tipologia di furto anche ai danni di esercizi spesso vittime preferite di svariate tipologie di autori, talvolta malintenzionati mascherati da finti avventori di negozi della provincia labronica. In tale contesto operativo i carabinieri del Comando Provinciale di Livorno hanno incrementato i servizi esterni dedicati in linea con le direttive condivise in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica con le altre forze dell’ordine presso la Prefettura di Livorno.
Talché proprio ieri i carabinieri della Stazione di Donoratico, al termine di accertamenti investigativi, hanno denunciato in stato di libertà un 34enne di origini rumene ritenuto gravemente indiziato di furto aggravato.
Secondo la puntuale ricostruzione eseguita dei militari, l’uomo, con numerosi precedenti specifici, si sarebbe impossessato di ben 8 bottiglie di vino di marchi pregiati, per un valore ammontante a quasi euro 4.000, sottraendoli da un noto supermercato della zona, ove erano custodite all’interno di una vetrina chiusa a chiave.
L’Arma locale ha condotto le indagini attraverso l’acquisizione di informazioni ed elementi sui luoghi del fatto estesi al territorio interessato, nonché dall’esame di registrazioni delle videosorveglianze ritenute utili nell’area di interesse, arrivando ad individuare un 34enne, già conosciuto alle forze dell’ordine, e riuscendo a disvelare la sua azione predatoria proprio nell’atto di forzare la vetrina e trafugare dagli scaffali espositivi la merce per riporla all’interno del carrello della spesa quindi uscire dal negozio furtivamente.
L’indagato, come detto plurigravato da precedenti specifici è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria di Livorno e dovrà rispondere di furto aggravato.
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.