Un innovativo progetto di telepatologia, una forma di telemedicina applicata alla diagnosi delle malattie renali
L’Azienda USL Toscana nord ovest ha avviato un innovativo progetto di telepatologia, una forma di telemedicina applicata alla diagnosi delle malattie renali. Da oggi, nefrologi e anatomopatologi possono collaborare a distanza per analizzare le biopsie renali, garantendo la stessa qualità diagnostica a tutti i cittadini, indipendentemente dal luogo di residenza. Questo importante passo è possibile grazie alla procedura “Rete aziendale interdipartimentale integrata clinico-anatomopatologica per la diagnosi e il trattamento delle nefropatie”. Il progetto nasce dalla collaborazione tra tutte le Unità Operative di Nefrologia dell’Azienda e l’Anatomia Patologica di Livorno.
“La biopsia renale – spiega Valentina Batini, Direttrice della Nefrologia di Livorno e referente della procedura – è un esame fondamentale per diagnosticare le nefropatie. Grazie alla telepatologia, ora possiamo integrare rapidamente i dati clinici e istopatologici, offrendo diagnosi precise e percorsi terapeutici personalizzati. Questo sistema è utile anche per la formazione dei nuovi professionisti e favorisce una collaborazione costante tra le varie sedi aziendali. Il progetto rappresenta un grande vantaggio non solo per i pazienti che possono eseguire gli esami nella sede a loro più comoda, ma anche per i professionisti che possono scambiarsi conoscenze e migliorare le competenze. Per questo importante risultato ringrazio prima di tutto la Direzione Aziendale per aver permesso questa possibilità, e poi tutti i colleghi per lo sforzo profuso in particolare il Dipartimento Medico e quello dei Servizi e il dottor Paolo Viacava, Direttore dell’UOC Anatomia Patologica di Livorno, oltre ai direttori e colleghi Nefrologi delle UOC Nefrologia di Lucca, Massa, Versilia, Pontedera e Cecina Piombino”.
Anche il dottor Paolo Viacava, Direttore dell’Anatomia Patologica di Livorno, sottolinea l’importanza del progetto: “Siamo felici di poter mettere a disposizione dei colleghi di tutto il territorio le nostre competenze e di poterci confrontare in tempo reale con altri professionisti. La telepatologia consente una valutazione condivisa delle biopsie, migliorando l’efficienza e la qualità del servizio diagnostico. Inoltre, crea un’opportunità unica per lo scambio di competenze tra anatomopatologi e nefrologi, rendendo il nostro sistema sanitario ancora più innovativo e collaborativo”.
“Il nuovo progetto di telepatologia – conferma il direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani – rappresenta un passo fondamentale verso una sanità più moderna, efficiente e vicina ai cittadini. Siamo estremamente soddisfatti di poter integrare questa innovativa tecnologia nella diagnosi delle malattie renali, offrendo ai pazienti un servizio più rapido ed accurato, riducendo al contempo i tempi di refertazione e spostamenti. Grazie alle nuove soluzioni tecnologiche e organizzative, stiamo costruendo un sistema sanitario sempre più all’avanguardia, capace di rispondere in modo efficace alle esigenze di un territorio vasto e diversificato come il nostro. Questo progetto conferma il nostro impegno nel garantire qualità, accessibilità e innovazione”.
FONTE: AZIENA USL TOSCANA NORD OVEST