I due uomini pertanto, in possesso delle credenziali del malcapitato, provvedevano immediatamente a prelevare e stornare tutti i risparmi presenti sul suo conto corrente. Al termine dei primi accertamenti e riscontri, valutata la gravità e la reiterazione dei comportamenti la Squadra Mobile decideva di arrestarli in flagranza di reato
La Polizia di Stato di Livorno, ha arrestato due soggetti a carico dei quali sono stati raccolti gravi indizi del reato di truffa continuata in concorso.
Nei giorni scorsi, personale della Squadra Mobile di Livorno, nell’ambito di servizi di contrasto ai reati contro il patrimonio, procedeva, nei pressi di un ufficio postale, al controllo di due persone, che avevano appena effettuato un prelievo con carta Postpay, già notate essere uscite, poco prima, da altro ufficio postale della zona.
Gli operanti, insospettiti dalla loro condotta, decidevano di fermarli e controllarli; i due venivano trovati in possesso, oltre che di una considerevole somma di denaro in contante, anche di cospicua documentazione afferente movimenti emessi dal conto corrente postale della vittima e trasferiti a vario titolo sul conto e su varie carte Postpay intestate, tra gli altri, ad uno dei due soggetti.
Ricostruendo i vari passaggi e movimenti di denaro, gli investigatori della Squadra Mobile di Livorno riuscivano a risalire all’identità della vittima, che era stata raggirata telefonicamente in maniera truffaldina e dal cui conto corrente erano state a più riprese e nel giro di breve tempo prelevate migliaia di euro. In particolare, la vittima aveva ricevuto varie telefonate da numeri sconosciuti, fino all’arrivo di un sms, tramite il quale era stato avvisato di una truffa in atto sul suo conto corrente postale, numero che il malcapitato aveva contattato immediatamente; il falso operatore postale, acquisita la sua fiducia, si era fatto autorizzare a compiere verifiche sul conto corrente, del quale il truffato aveva fornito ingenuamente numero e codici segreti.
I due uomini pertanto, in possesso delle credenziali del malcapitato, provvedevano immediatamente a prelevare e stornare tutti i risparmi presenti sul suo conto corrente. Al termine dei primi accertamenti e riscontri, valutata la gravità e la reiterazione dei comportamenti che configuravano il reato di truffa continuata in concorso, ritenendone attuale il pericolo di reiterazione, la Squadra Mobile decideva di arrestarli nella quasi flagranza di reato, sequestrando la documentazione raccolta ed il denaro contante in possesso dei due soggetti che, come disposto dalla Procura della Repubblica di Livorno, venivano condotti presso le loro abitazioni in regime di arresti domiciliari.
Nella mattinata di lunedì, l’arresto veniva convalidato dal G.I.P., che disponeva nei confronti di entrambi gli arrestati la misura cautelare domiciliare.
Si rappresenta, tuttavia, che il procedimento penale non è ancora definito e, pertanto, le contestazioni dovranno essere ulteriormente verificate nell’eventuale giudizio. Solo una sentenza definitiva di condanna potrà far ritenere colpevole gli indagati.