Una lapide dedicata a tre studenti dell’Ateneo caduti nella Lotta di Liberazione e insigniti di laurea honoris causa dal Rettore Mario Bracci nel novembre 1944
Il presidente Eugenio Giani è intervenuto oggi a Siena alla cerimonia di inaugurazione di una lapide dedicata a tre studenti dell’Ateneo caduti nella Lotta di Liberazione e insigniti di laurea honoris causa dal Rettore Mario Bracci nel novembre 1944.
Giani ha così commentato a margine dell’evento “Ricordare coloro che hanno dato la vita per un’idea è il modo migliore con cui l’Università di Siena possa ricordare gli ottanta anni dalla Liberazione. Ottanta anni dalla Liberazione che hanno significato molto per il nostro paese, anche per il grande sacrificio della Toscana. Non a caso quest’anno, il 25 aprile, nella ricorrenza del giorno della Liberazione, abbiamo ricordato come nel 1944 la gran parte del territorio toscano fu liberato dagli angloamericani ma, allo stesso tempo, molto territorio fu liberato dai partigiani e da una Resistenza che, qui in Toscana, ebbe un ruolo da protagonista. Per questo abbiamo voluto a Civitella Valdichiana la presenza del nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Lì ha ricordato con una frase emblematica che la memoria fa il futuro, come il sacrificio di tanti combattenti, partigiani e popolazione civile”.
“4500 sono stati morti in Toscana negli eccidi nazifascisti” – ha concluso il presidente. “Si tratta di vittime che hanno consentito poi al nostro paese di stare al tavolo delle forze, delle nazioni che poterono dire alla fine di avere vinto la Seconda guerra mondiale. Se non ci fosse stato questo sacrificio chissà quale sarebbe stato il destino dell’Italia, magari sarebbe stata divisa in due come la Germania”.