Il rappresentante dell’associazione Confronto interviene sul restauro dell’impianto di illuminazione pubblica che è in corso in città
Il rappresentante dell’Associazione Confronto, Gianni Schiavon, interviene sull’argomento che sta suscitando molto dibattito in città in questo momento, ovvero la restaurazione degli impianti di illuminazione pubblica.
Di seguito quanto affermato su un post sui social:
“In merito alla polemica divampata sui social relativamente alla presunta dismissione dei lampioni in stile Art Nouveau di Piazza Dante, e certi – come attestato dalle relative delibere – che l’operazione sia funzionale al loro restauro in previsione di una rapida ricollocazione – intervento dunque assolutamente meritorio di plauso – non possiamo tuttavia non biasimare le modalità con le quali gli oggetti sono stati accatastati, in spregio alle più basilari precauzioni necessarie ad una loro idonea conservazione.
La vicenda dei lumi di Piazza Dante, che ha trovato una immediata eco anche sulla stampa cittadina, ci consente tuttavia – nonostante il suo buon esito – di riportare all’attenzione della cittadinanza e dell’Amministrazione le sorti delle lampade che adornavano i portici della via Grande, alcune delle quali assolutamente meritorie di un restauro funzionale al loro ricollocamento. Se, infatti, come evidenziato nelle relazioni degli uffici tecnici, soltanto un numero compreso tra le 20 e le 30 unità tornerà al loro posto perché – come si legge – “non sarebbe stato conveniente” procedere col restauro – e verificato il disegno del nuovo modello che a breve sarà installato – consono e in linea con quello di una larga parte degli esemplari originali, per quanto reinterpretati in una chiave contemporanea – auspichiamo invece che nell’isolato compreso tra via Vittorio Veneto e via Cogorano, dove si è appena terminata la posa della nuova pavimentazione, siano restaurati e ricollocati i lampadari originali, meritori non soltanto per le loro singolari e pregevoli connotazioni estetiche ma ancor più per l’ineguagliabile gioco di luci e ombre da essi proiettato sulle volte delle campate, come testimoniato da questa nostra foto di repertorio.
Auspicando che non si proceda nel tratto in questione ad una sostituzione che muterebbe sensibilmente l’estetica originaria di quello specifico loggiato, confidiamo nella sensibilità degli uffici tecnici e dell’Assessorato preposto mettendoci a disposizione per un dialogo costruttivo.
Gianni Schiavon
FONTE: PAGINA SOCIAL ASSOCIAZIONE CONFRONTO