La mostra si terrà al SAC Spazio Arte Contemporanea di Livorno
La mostra collettiva Il paesaggio non è verde inaugurerà il 9 novembre alle 17.30 al SAC Spazio Arte Contemporanea di Livorno (Via Luigi Boccherini 22).
Il titolo è una provocazione alla diffusione dell’espressione “verde urbano” per indicare gli spazi aperti con vegetazione nelle città. La sua diffusione è piuttosto recente, risale a circa un secolo fa. Quest’unica voce generica ha sostituito tutta una serie di vocaboli specifici e ugualmente in uso in Europa almeno dal XVII secolo.
Come sottolinea l’architetta del paesaggio Annalisa Metta (Il paesaggio è un mostro, 2022), tale riferimento appiattisce con la sua capacità omologante tutte le specie, i processi, tra esseri biologici (animali, umani e non, vegetali) e non (minerali, fiumi, montagne, atmosfera) che insieme costituiscono il paesaggio, termine al contrario decisamente ibrido e mutevole, poiché costituito dal continuo incontro tra i soggetti sopra citati. Inoltre il paesaggio è un ruolo connotato in modo diverso da ognuno di noi, è uno spazio intimo in cui ci rispecchiamo per diverse costellazioni cognitive ed emotive, personalissime e allo stesso tempo influenzate da una cultura comune.
La mostra del Premio SAC, uno dei premi speciali del Combat Prize 2024 indaga e apre il termine nelle sue stratificazioni e possibili declinazioni, attraverso il dialogo tra le opere delle quattro artiste vincitrici: Melissa Arena, Asya Dell’Omodarme, Teresa Satta e Giulia Vanelli. Il progetto, a cura di Bianca Basile, è organizzato dall’Associazione Blob Art ETS, in collaborazione con il Comune di Livorno, Fondazione Livorno e la Regione Toscana, nell’ambito di Toscanaincontemporanea2024.
La varietà dei media in esposizione rinforza la sfaccettata morfologia del tema nella specificità delle ricerche portate avanti dalle artiste, in un paesaggio corale di punti di vista.
Coralità e puntualità di visione caratterizzano anche i due workshop progettati e condotti dalle artiste per gli studenti dei licei e delle accademie toscane, aperti anche a chi vorrà iscriversi fino a esaurimento posti (per prenotazioni compilare il form https://www.spazioartecontemporanea.org/laboratori).
Nel primo workshop, “Tracce – Ossidazioni tra pittura e fotografia”, programmato nella mattina di venerdì 15 novembre, i concetti di “impronta”, “traccia”, “metamorfosi”, che attraversano il rapporto tra esseri viventi, umani e non, saranno esperiti dai partecipanti per via della relazione inscindibile tra l’arte – attività antropica per eccellenza – e gli elementi non umani con cui entra in gioco. Ai partecipanti sarà chiesto di portare presso lo spazio del SAC, tre elementi del paesaggio – sia naturali che artificiali – da “fissare” e trasformare (foglie, fiori, ecc.). L’ossidazione è una tecnica fotografica che ha molto in comune con la pittura. Realizzata senza l’uso della macchina fotografica (off-camera), l’immagine deriva dall’interazione degli acidi di sviluppo e fissaggio con i sali d’argento presenti sulla carta fotografica, nonché a seconda delle condizioni ambientali di: luce, temperatura e tempo. L’approccio, guidato da Melissa Arena e Asya Dell’Omodarme, sarà quindi sia pittorico: i liquidi di sviluppo e fissaggio saranno stesi sia tramite i pennelli sia con la tecnica dell’impressione di materiali naturali o industriali presenti nel paesaggio che catturino i liquidi e riescano a imprimerli sulla carta fotografica.
In “Attraversare il paesaggio”, che si terrà la mattina del 22 novembre, Giulia Vanelli e Teresa Satta guideranno i partecipanti nell’utilizzare l’immagine come mezzo di esplorazione paesaggistica e opera collettiva, attraverso l’autoproduzione di una fanzine che raccoglierà le singole elaborazioni. Ogni partecipante porterà un pezzetto di una pianta (una foglia, un fiore, un ramoscello, ecc.) che faccia parte del tessuto urbano (escludendo quindi le cosiddette piante da appartamento). Può essere una pianta che fa parte di un percorso quotidiano all’interno della città o una pianta cui si è particolarmente affezionati ma che si trova solo in un punto specifico di Livorno o ancora una specie che si suppone rappresenti il territorio che si abita. L’importante è che sia un esemplare con cui si ha una certa familiarità, non importa per quale motivo. La storia personale delle piante verrà così condivisa e fatta collettiva. Questa antologia [dal greco “raccolta”] di storie vegetali sarà la base dell’esplorazione “indoor” individuale e collettiva del paesaggio, guidata dalle artiste. Il titolo evoca un attraversamento del paesaggio non solo esperienziale ma anche cognitivo ed emotivo, attraverso la scrittura, il collage, il disegno. Infine, tutti gli elaborati verranno fotocopiati per il numero dei partecipanti e rilegati in un’unica fanzine.
Scheda Tecnica
Il paesaggio non è verde
Melissa Arena, Asya Dell’Omodarme, Teresa Satta e Giulia Vanelli
A cura di Bianca Basile
Dal 9 al 23 novembre 2024
Orario dal lunedì al venerdì 9.30 – 18.00
Inaugurazione sabato 9 novembre ore 17.30
SAC spazio arte contemporanea
Via Luigi Boccherini, 22, Livorno
T 0586881165
E info@premiocombat.it
www.spazioartecontemporanea.org