Il 5 novembre si terranno le elezioni per sceglie il 47° Presidente degli Stati Uniti e noi cerchiamo, tramite il nostro esperto avvocato Calamassi, di spiegarvi come funziona il sistema elettorale d’oltreoceano
Il prossimo 5 novembre si terranno le elezioni per scegliere il 47° Presidente degli Stati Uniti. Per fare chiarezza sul sistema elettorale americano, abbiamo coinvolto il nostro esperto, l’avvocato Fabrizio Calamassi. Scopriremo insieme quali sono i requisiti per candidarsi alla presidenza, come i partiti selezionano i loro candidati e, in generale, come funzionano le elezioni presidenziali.
Quali sono i requisiti per la candidatura alla Presidenza
Ogni cittadino statunitense, residente nel Paese da più di 14 anni e con più di 35 anni di età, può candidarsi alla Casa Bianca. Gli impedimenti all’eleggibilità sono rappresentati dalla messa in stato d’accusa (impeachment) da parte del Senato cui consegua una condanna con la pena accessoria della ineleggibilità, o dalla condanna per essersi “ribellato” nei confronti degli Stati Uniti. Il Presidente dura in carica per quattro anni ed è rieleggibile solamente per un altro mandato.
Come si sceglie il candidato alla Presidenza di ciascun Partito?
I due principali partiti, quello repubblicano e quello democratico, scelgono il candidato da presentare alle presidenziali attraverso il sistema delle primarie o dei Caucuses che si svolgono in ciascuno dei 50 Stati, oltre che nei Territori Incorporati (Porto Rico, Isole Vergini, Samoa Americane, Guam e Isole Marianne settentrionali) e nel Distretto di Columbia (il famoso Washington D.C.). Prima di tali votazioni, ciascun candidato può organizzare comizi ed eventi quasi in ciascuno dei vari Stati federati.
I “caucuses”, sono riunioni gestite dagli attivisti del partito, che coinvolgono attivamente i cittadini, i quali si cimentano in dibattiti per supportare i propri candidati preferiti e ottenere i voti degli indecisi.
Ogni Stato federato, in base alle regole del Partito, adotta le proprie regole per lo svolgimento delle primarie: esistono, infatti, le primarie aperte in cui non è necessario che gli elettori siano formalmente registrati al Partito e le primarie chiuse, alle quali possono partecipare solamente le persone iscritte a quel determinato partito. In ogni caso, tuttavia, non è mai prevista la possibilità di prendere parte alle primarie di entrambi i partiti.
Dopo le primarie e i Caucuses ciascun partito tiene la propria National Convention che è l’evento in cui si decreterà ufficialmente il vincitore delle elezioni del Partito che è ufficialmente il candidato alla Presidenza per quel Partito.
Come funzionano le elezioni presidenziali generali?
Oltre ai due principali partiti (Democratico e Repubblicano) i cittadini possono votare anche per il “Third Party” che raggruppa partiti minori (partito libertario, ambientalista…) e candidati indipendenti (vedi il caso di Robert Francis Kennedy Jr).
Come da tradizione le elezioni, cui possono partecipare tutti i cittadini americani maggiorenni, si terranno nella quasi totalità degli Stati il martedì successivo al primo lunedì di novembre (il cosiddetto Election day). Le votazioni sono indirette, perchè gli elettori non votano direttamente per il candidato ma per un suo rappresentante, anche chiamato, “grande elettore”. La maggior parte degli Stati utilizza il sistema maggioritario (ad eccezione di Nebraska e Maine in cui vige un sistema proporzionale), ciò significa che il candidato, in caso di vittoria nella Stato in questione, otterrà tutti i grandi elettori associati ad essa.
Ogni Stato può esprimere un certo numero di grandi elettori, in base alla sua popolazione.
I grandi elettori, così eletti, formeranno il Collegio elettorale composto da 538 membri, che si riunisce a metà dicembre per eleggere il Presidente ed il Vicepresidente.
Come vengono confermati i risultati elettorali e quando si insedia il Presidente?
I primi di gennaio, il Congresso, riunito in seduta comune, sarà incaricato di conteggiare i voti: Il candidato che ottiene il voto di almeno 270 “grandi elettori” viene dichiarato Presidente.
Successivamente, il Presidente eletto giura sulla Bibbia e nelle mani del Presidente della Corte Suprema degli Stati Uniti, durante la cerimonia inaugurale che si tiene il 20 Gennaio (o il 21 se il 20 cade di Domenica) a Capitol Hill (Washington), diventando, così, a tutti gli effetti il Presidente degli Stati Uniti d’America.