A 83 anni, Montagnani lascia un’eredità inestimabile nel mondo della pallavolo
Oggi, venerdì 25 ottobre, Livorno piange la scomparsa di Roberto Montagnani, un’icona della pallavolo cittadina, che ci ha lasciato all’età di 83 anni. Paolo Montagnani, suo figlio, esprime il dolore per la perdita di “il miglior allenatore di volley della città”, sottolineando l’impatto significativo che il padre ha avuto su innumerevoli generazioni di giovani atleti.
Roberto Montagnani è stato una figura storica per la pallavolo livornese, dedicando la sua vita a insegnare e promuovere questo sport. La sua carriera è iniziata come giocatore, per poi evolversi in un rinomato tecnico. Sotto la sua guida, il Volley Tomei ha raggiunto importanti traguardi, tra cui vittorie nei campionati di Serie B. Negli anni ’90, insieme all’ingegnere Fabrizio Ceccherini, ha fondato il settore giovanile, contribuendo a formare nuovi talenti.
Oltre alla sua passione per la pallavolo, Montagnani è stato anche un vigile del fuoco stimato. Ha servito presso la caserma di Coteto, dove ha lavorato non solo nel settore amministrativo ma anche in operazioni cruciali durante calamità naturali come terremoti e alluvioni.
“Mio padre ha sempre messo la pallavolo al primo posto, dopo la famiglia,” racconta Paolo. “Eravamo soliti guardare insieme le partite in televisione e la sua capacità di analizzare il gioco era sorprendente. Conosceva profondamente l’essenza di questo sport, avendolo praticato sin dai suoi inizi.”
Per chi desidera dare l’ultimo saluto a Roberto Montagnani, la funzione religiosa si terrà nella cappella della camera mortuaria dell’ospedale sabato 26 ottobre alle 9:30. Successivamente, la salma sarà trasportata alla caserma dei vigili del fuoco e infine al tempio cinerario.