Denuncia a piede libero a carico del sospettato responsabile per falsità materiale commessa da privato nonché elevata una sanzione ammontante a oltre 500 euro
Prosegue senza sosta l’impegno della componente Forestale dell’Arma dei Carabinieri sui vari fronti tesi alla tutela e salvaguardia dell’ambiente. Mai come in questa epoca storica è da ritenere indispensabile un’attività costante di monitoraggio del territorio, perseguendo in modo puntuale ogni condotta che disattende il panorama normativo di settore.
Nel caso odierno i militari hanno agito per la vigilanza e salvaguardia di un bene tanto primario quanto prezioso, l’acqua.
Al riguardo, i Carabinieri del Nucleo Forestale di Cecina hanno eseguito un sopralluogo in località rurale del comune di Cecina ove in particolare hanno accertato che, il rappresentante di un’impresa specializzata nella trivellazione di pozzi, incaricato da un’azienda agricola locale, aveva realizzato un pozzo agricolo fornendo documento risultato poi contraffatto.
Dalla verifica della documentazione in merito a tale opera, sarebbe emerso un disallineamento di date che hanno fatto saltare all’occhio dei carabinieri la contraffazione di una nota di consegna (medesimo identificativo, ma data anteriore di un mese rispetto all’originale reperito presso l’ente destinatario ovvero l’ISPRA – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) artatamente al fine di evitare la sanzione amministrativa conseguente al ritardo.
Ne è scaturita una denuncia a piede libero a carico del sospettato responsabile per falsità materiale commessa da privato nonché elevata una sanzione ammontante a oltre 500 euro.
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.