Nascono le aggregazioni funzionali territoriali (Aft) con una delibera approvata di recente dalla giunta regionale: accordo con le sigle sindacali
I pediatri di libera scelta faranno squadra per raggiungere nuovi obiettivi di salute pubblica, a beneficio dei pazienti e della collettività. Un modo anche per uniformare i livelli di assistenza, ovunque uno abiti in Toscana. Nascono soprattutto con questo fine le cosiddette “aggregazioni funzionali territoriali” dei pediatri di libera scelta, Aft l’acronimo: forme organizzative monoprofessionali come già esistono per i medici di medicina generale.
Regione e sigle sindacali hanno raggiunto un’intesa e la novità è contenuta in una delibera di giunta dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini approvata di recente.
Di aggregazioni funzionali territoriali ne saranno costituite almeno una per zona distretto, quindi ventotto. Tutti i pediatri di libera scelta saranno assegnati alla Aft, sulla base in prima battuta della collocazione del loro ambulatorio principale. Ciascuna avrà un suo referente e coordinatore, individuato tra i pediatri che ne fanno parte.
Le Aft contribuiranno anche alla promozione della cultura della salute e del benessere tra i più piccoli e i loro familiari. Alle organizzazioni territoriali saranno infatti attribuite funzioni di medicina d’iniziativa, per promuovere corretti stili di vita, attività di sostegno alla genitorialità, prevenzione, diagnosi precoci e percorsi di gestione delle patologie croniche.
“La Toscana è una delle prime regioni d’Italia ad istituire le Aft dei pediatri di libera, una scelta con la quale vogliamo confermare la nostra visione di avanguardia, proiettata sempre al futuro, nell’organizzazione dell’assistenza territoriale – sottolinea l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini –: un modello che favorisce l’evoluzione dal lavoro organizzato di squadra, che permetterà di raggiungere livelli sempre più alti di tutela della salute pubblica ma anche di rispondere a quelle criticità che si possono verificare in alcuni contesti territoriali lontani dai centri urbani”. “Siamo soddisfatti – conclude – del percorso che abbiamo fatto con le sigle sindacali della pediatria della libera scelta, che hanno condiviso con noi questi obiettivi e per questo voglio anche ringraziarli”.
Anche il dottor Paolo Biasci, segretario regionale della Fimp, ringrazia: in prima battuta l’assessore e poi la Regione per l’accordo siglato. “Le Aft pediatriche – dice – rappresentano un passaggio importante che migliorerà l’assistenza territoriale ai bambini ed adolescenti toscani soprattutto per quanto riguarda il raggiungimento di obiettivi di salute specifici per l’età pediatrica, che saranno concordati all’interno delle stesse aggregazioni e a cui daranno il loro contributo tutti i pediatri di libera scelta che ne fanno parte, in un ambito funzionalmente integrato”. “Con le Af – aggiunge – si va a realizzare un modello organizzativo che non eroga direttamente assistenza ma crea i presupposti per l’integrazione professionale delle attività dei pediatri, mantenendo la garanzia della diffusione capillare degli studi dei pediatri stessi”.
“Le aggregazioni funzionali territoriali – spiega la dottoressa Silvia Petralli, segretaria regionale Simpef Toscana – costituiscono un importante incremento organizzativo per avere sempre più uno stretto contatto sul territorio e quindi un vantaggio indubbio per una assistenza migliore dei nostri bambini. L’aggiornamento clinico, il dialogo, l’approfondimento, la collaborazione e lo scambio organizzativo tra i pediatri sono fondamentali per assistere il percorso di salute dei nostri piccoli pazienti e questa rete di collaborazione migliorerà in toto l’organizzazione.” “Anche se ci vorrà un poco di rodaggio – conclude – le Aft rappresentano l’integrazione sul territorio di specialisti pediatrici che daranno la loro completa disponibilità a realizzare quell’idea di sanità pubblica toscana senza disparità sociali e sanitarie per i loro assistiti”.