Utilizzando un’app di messaggistica, ha truffato l’ anziana convincendola di essere sua figlia.
Tra i fenomeni attenzionati e contrastati dall’Arma dei Carabinieri ci sono le truffe, sia attraverso costanti incontri informativi svolti in tutta la provincia che attraverso indagini per smascherarne e denunciarne gli autori. Recentemente, i carabinieri della Stazione di Bibbona hanno portato a termine un’importante indagine che ha portato all’identificazione e alla denuncia di una 50enne campana per truffa.
L’operazione è partita dalla denuncia di un’anziana residente a Bibbona, che è caduta nella rete di un raggiro orchestrato tramite una nota applicazione di messaggistica istantanea. La vittima è stata ingannata dal tono confidenziale del messaggio, che, sebbene provenisse da un numero sconosciuto, le ha fatto credere di interagire con la figlia. Quest’ultima, secondo quanto riportato nel messaggio, sosteneva di avere il conto corrente bloccato e richiedeva aiuto economico.
Convinta di aiutare la propria figlia, l’anziana si è immediatamente attivata per inviare il denaro richiesto. Ha così effettuato una ricarica da quasi 1.000 euro su una carta prepagata, i cui dettagli le erano stati forniti dall’interlocutrice. Tuttavia, la situazione non è finita qui: dopo aver ricevuto una seconda richiesta di denaro, la pensionata ha nuovamente esaudito il presunto bisogno della figlia, trasferendo un ulteriore importo di pari valore.
È stato solo alla terza richiesta che l’anziana ha cominciato a insospettirsi. Decisa a chiarire la situazione, ha contattato la figlia, la quale ha immediatamente smentito di aver mai chiesto alcuna somma di denaro da un numero diverso dal suo. Rendendosi conto di essere stata raggirata, la donna ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri.
Grazie alla denuncia della vittima e a un attento lavoro di indagine, i militari sono riusciti a risalire rapidamente all’identità della presunta autrice della truffa. Si tratta di una 50enne già nota per simili comportamenti, che è stata denunciata in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria di Livorno.
I Carabinieri raccomandano sempre di verificare l’identità degli interlocutori, soprattutto quando si ricevono richieste di denaro. Un semplice controllo può fare la differenza e proteggere da eventuali raggiri. È fondamentale denunciare qualsiasi tentativo di truffa, anche se non consumato, per permettere alle forze dell’ordine di individuare gli autori e prevenire ulteriori crimini.