Stella Sorgente (M5S) si scaglia contro il tweet infuocato dell’assessore Simone Lenzi, nel quale ha dichiarato di voler brindare alla chiusura de “Il Fatto Quotidiano”. La risposta dell’assessore
Livorno, 8 ottobre 2024 – Un recente messaggio postato sulla piattaforma X da parte dell’assessore alla cultura di Livorno, Simone Lenzi, ha scatenato un’ondata di polemiche provocando l’indignazione manifesta di alcuni esponenti di opposizione.
“Ho uno champagne in frigo, pronto per quando chiuderà, sommersa dai debiti, la fogna del Fatto Quotidiano, laboratorio di abiezione, allevamento di trogloditi, verminaio del nulla.”; queste le parole affidate ai social da parte dell’assessore Lenzi, che subito sono finite al centro dell’attenzione.
A sollevare la questione è stata Stella Sorgente (Movimento 5 Stelle), che ha immediatamente replicato: “In quanto Assessore alla Cultura del Comune di Livorno, Simone Lenzi dovrebbe dimostrarsi persona aperta, plurale, profondamente democratica, incline al dialogo e alla critica. Invece esprime queste parole d’odio nei confronti de Il Fatto Quotidiano.”
“[…] Mi stupisco ancora di più per il fatto che Lenzi è assessore di una giunta capitanata da un sindaco che di professione fa il giornalista. Ma, del resto, Lenzi non è nuovo a questo tipo di esternazioni nei confronti del Fatto. Ricordo bene infatti una volta che, nel difendere la sua convinta censura del monologo del Prof. Alessandro Orsini, che non si poté in alcun modo svolgere al Teatro Goldoni, lo ribattezzò “Fatto putiniano”.
Alla base di quanto asserito dall’assessore c’è una vignetta del disegnatore Natangelo, ospitata sulle pagine del Fatto Quotidiano del 7 ottobre e che, secondo Lenzi, sarebbe solo l’ultima di una serie di vignette dall’esplicito messaggio antisemita. Questa la sua dichiarazione:
“Ho scritto di getto quel post che non cancello e di cui non mi pento dopo aver visto la vignetta di Natangelo titolata “la favola del 7 ottobre”, ultima di una serie impressionante di vignette antisemite pubblicate da quel giornale.”
“Una roba di una miseria morale inaudita, degna di Der Stūrmer, il giornalaccio degli hitleriani degli anni 30. Dentro quel giornale, che sceglie di pubblicare questa roba, agisce evidentemente una mentalità malata che travalica le legittime opinioni sulla questione mediorentale e sul comportamento di Israele per farsi strumento di propaganda platealmente razzista.”
“Segno dei tempi è invece che si chieda a me di giustificarmi per un post e non si chieda a Natangelo e al giornale che ospita quello schifo di rendere conto di ciò che propagandano.”