Ha percorso 1.630 metri la talpa che scava il tunnel dell’Alta velocità sotto Firenze
Ha percorso 1.630 metri la talpa che scava il tunnel dell’Alta velocità sotto Firenze. La fresa, che ha iniziato lo scavo in assetto definitivo da Campo di Marte nel novembre del 2023, dopo poco meno di un anno, si trova sotto viale Lavagnini, nei pressi del lago dei Cigni della Fortezza da Basso.
A spiegarlo è il presidente Eugenio Giani all’uscita del tunnel, dopo aver percorso su un trenino insieme all’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli e Rfi (era presente Chiara De Gregorio, responsabile area centro nord direzione investimenti), l’intero tratto scavato. Stamani infatti si è svolto un nuovo sopralluogo del presidente in tutta l’area del cantiere.
Accanto al tunnel in fase di scavo, è ben visibile la seconda fresa, pronta a partire a novembre per scavare il tunnel parallelo “Sono orgoglioso di quest’opera pubblica che ci proietta nel futuro e contribuisce a creare nuovi orizzonti per la Toscana Siamo a circa 22 metri di profondità – spiega il presidente che insieme ai partecipanti al sopralluogo ha visto da vicino la fresa grattare il sottosuolo. Tutto questo – ha proseguito ringraziando Rfi, le maestranze e gli operai impegnati – avviene con una capacità millimetrica. La fresa infatti porta via 27 millimetri di terra al minuto per un tunnel che appunto avanza oltre 10 metri al giorno”. La terra di scavo viene poi condotta fuori attraverso un lungo nastro trasportatore poi viene portata via treno a Cavriglia (Arezzo) dove viene utilizzata per costruire una collina artificiale a schermo dell’impianto. La talpa Iris mentre scava monta contemporaneamente i conci che rivestono la galleria. Giani ha sottolineato la necessità di questa infrastruttura necessaria per abbattere tempi dei collegamenti AV e separare i flussi dei treni regionali da quelli di lunga percorrenza, eliminando le interferenze ed aprendo la possibilità di portare i treni regionali dagli attuali 414 a 616.
La talpa Iris ha iniziato a scavare a livello 0 a Campo di Marte, arriverà a -24 metri all’area della stazione, dove saranno realizzati 4 piani, illuminati da luce solare attraverso un sapiente gioco di pannelli e specchi ideati da Foster. La stazione sarà caratterizzata da due ‘pozzi’ e da un ‘camerone’ dove la talpa uscirà di nuovo alla luce del sole prima di tornare nel sottosuolo per scavare gli ultimi 3 km di galleria tra la stazione e Castello.
La nuova stazione AV Firenze Belfiore, lo ricordiano, è stata progettata da Foster e da Ove Arup & Partners e sarà realizzata da Rfi, Italfer, Infrarail e Consorzio Florentia sotto il controllo dell’Osservatorio ambientale. Vedrà la realizzazione di 2 gallerie a binario singolo, collegate da bypass, lunghe circa 7 km e con diametro di 9,4 mt.
“I lavori stanno andando avanti benissimo – ha aggiunto in conclusione l’assessore Baccelli dopo il sopralluogo di questa mattina-. Complimenti a Rfi, all’impresa, alle lavoratrici e lavoratori che sono impegnati in questo cantiere. Vedo anche un sistema di sicurezza complessivo ben congegnato, un infermiere presente sul luogo. Si tratta di un’opera fondamentale per il miglioramento dell’efficienza e della presenza dei treni dell’Alta velocità a Firenze, ma lo è altrettanto per una maggiore regolarità ed efficienza, perché la stazione di Santa Maria Novella sarà finalmente liberata dai treni di alta velocità e sarà fruita solo dai treni regionali”