L’uomo è stato fermato dalle forze dell’ordine grazie alla segnalazione di un cittadino
Nell’ambito dei servizi intensificati dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno per contrastare i reati predatori, i militari hanno arrestato un uomo di 37 anni, originario del Nord Africa e con precedenti di polizia, gravemente sospettato di furto aggravato su un’auto in sosta. L’operazione si è svolta in conformità con le direttive strategiche della Prefettura e ha visto la collaborazione dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Livorno, insieme ai colleghi della stazione Livorno-Centro.
Durante un servizio di controllo del territorio in orario notturno, i militari sono stati allertati dalla Centrale Operativa grazie alla segnalazione di un cittadino che aveva notato movimenti sospetti vicino alle auto parcheggiate in piazza XX Settembre. La pattuglia è intervenuta rapidamente e ha sorpreso l’uomo mentre infrangeva i finestrini di un’autovettura. All’intimazione dell’alt, l’uomo ha tentato di fuggire, ma è stato subito bloccato nelle vie limitrofe.
A seguito della perquisizione personale, il 37enne è stato trovato in possesso di vari oggetti rubati dall’auto, tra cui un’autoradio, un profumatore per auto e un paio di stivali in pelle. Gli oggetti sono stati immediatamente restituiti al legittimo proprietario. L’uomo è stato quindi accompagnato in caserma per completare le formalità dell’arresto.
Dopo l’arresto, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’indagato è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del processo. Durante l’udienza di convalida, il giudice ha confermato l’arresto e disposto l’obbligo di firma giornaliero presso la Stazione dei Carabinieri competente per il luogo di residenza dell’uomo.
I Carabinieri hanno ribadito l’importanza di segnalare situazioni sospette, anche riguardanti beni altrui, attraverso il numero 112. Questo consente un intervento tempestivo delle forze dell’ordine, garantendo maggiore sicurezza per la comunità.
Infine, va ricordato che, nel rispetto dei diritti dell’indagato, l’uomo è da considerarsi innocente fino a una sentenza definitiva che ne accerti la colpevolezza.