La nomina è avvenuta al congresso internazionale organizzato nei giorni scorsi a Vienna, dove oltre 20mila delegati hanno partecipato al massimo evento sulla pneumologia a livello mondiale
Guido Vagheggini, responsabile della sezione Presa in carico dell’insufficienza respiratoria aggregata alla unità operativa complessa Medicina interna dell’ospedale di Portoferraio, è stato eletto segretario del Coordinamento dei gruppi di studio sull’assistenza clinica e sisiologiaRespiratoria della prestigiosa Società respiratoria ruropea (European Respiratory Society o ERS).
La nomina è avvenuta al congresso internazionale organizzato nei giorni scorsi a Vienna, dove oltre 20mila delegati hanno partecipato al massimo evento sulla pneumologia a livello mondiale. La European Respiratory Society infatti, raccoglie circa 35mila tra pneumologi ed altri specialisti che, in oltre 160 nazioni, si occupano della cura e della ricerca nel campo delle malattie respiratorie.
Durante il congresso sono state presentate le più recenti ricerche condotte sulle malattie respiratorie che sono tra le prime cause di morte a livello mondiale, e possono essere causate da infezioni, ma anche e soprattutto dalle condizioni ambientali (per esempio l’inquinamento dell’aria) o dagli stili di vita (per esempio il fumo).
Le attività scientifiche dell’ERS sono promosse dai gruppi di studio, a loro volta raggruppati in coordinamenti (Assemblies). Vagheggini è stato nominato segretario del Coordinamento dei gruppi di studio sull’assistenza clinica e fisiologia respiratoria. Avrà il ruolo di permettere ai ricercatori di collaborare su progetti di ricerca condivisi, realizzare iniziative formative e comunicare i risultati dei loro studi sui temi di telemedicina, intelligenza artificiale, riabilitazione e gestione della cronicità, accessibilità alle cure e sostenibilità dei sistemi sanitari.
Vagheggini è inoltre membro della task force dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che elaborerà il report “Malattie respiratorie croniche nella regione europea dell’OMS: verso l’equità sanitaria nel 2050”. Sarà presentato nel corso del 2025 all’Assemblea delle Nazioni Unite, in una seduta dedicata a stabilire la roadmap per lo sviluppo sostenibile delle politiche per la salute globale dei prossimi 25 anni.
“Al di là del riconoscimento all’impegno individuale, questa nomina conferma la qualità delle attività cliniche e di ricerca che i medici della medicina interna e della pneumologia di Portoferraio stanno sviluppando in collaborazione con i medici ed i professionisti sanitari che operano sul territorio dell’Isola d’Elba” dice Vagheggini, la cui sezione aggregata fa parte della unità operativa complessa di medicina interna di Portoferraio, diretta da Riccardo Cecchetti.
“La medicina interna di Portoferraio ha infatti un ruolo centrale nel programma di telemedicina Tuscany Health Ecosystem, sviluppato dalla Scuola superiore Sant’Anna e dall’Istituto di fisiologia clinica del CNR di Pisa, che verrà condotto nella rete di ambulatori pneumologici di prossimità dell’Isola d’Elba” spiega Vagheggini.
“La rete degli ambulatori di Portoferraio, Porto Azzurro, Campo nell’Elba è stata creata per accorciare le distanze tra medici e pazienti, migliorare l’accesso alle cure per le malattie respiratorie e ridurre la necessità di ricoveri ospedalieri. Promuove la sinergia tra specialisti e medici di medicina generale attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie, con un grande vantaggio per i pazienti, che potranno ricevere cure di alta specializzazione in prossimità al proprio ambiente di vita. In queste strutture sono in corso di realizzazione delle postazioni ad elevata tecnologia per effettuare prestazioni diagnostiche di secondo livello e di teleconsulto specialistico, e già da alcune settimane è iniziato l’arruolamento in programmi di telemonitoraggio di pazienti affetti da malattie respiratoriecon lo scopo di prevenire l’aggravamento o le riacutizzazioni della loro patologia. Si tratta di un progetto molto importante, fortemente innovativo, che rappresenta uno dei primi studi che coinvolgeranno l’intera popolazione dell’Elba nella realizzazione di un sistema di integrazione dei livelli di cura, con la implementazione delle tecnologie più avanzate nell’ambito della telemedicina, per costruire un sistema a misura di paziente, e garantire la più ampia accessibilità alle cure più appropriate”.