Attuato il secondo livello di restrizione nella regione dopo i rinvenimenti di carcasse di cinghiale nel Comune di Zeri; 420.000 euro per Asl e Comuni
A seguito dell’entrata della Toscana in zona di restrizione 2, il livello di allerta per la diffusione della peste suina africana tra i cinghiali selvatici si è alzato nelle zone limitrofe al Comune di Zeri; per garantire il contenimento il Presidente della Regione Eugenio Giani ha firmato una nuova ordinanza.
L’atto arriva a difesa di un territorio economicamente strategico nel settore zootecnico e delle filiere ad esso collegate, che con il diffondersi della peste suina potrebbero subire un grave contraccolpo; l’ordinanza, afferma il governatore, coinvolge tutti i soggetti operanti nel settore e i Comuni di riferimento.
Tra gli obiettivi descritti c’è lo snellimento della burocrazia nelle procedure regionali riguardo al depopolamento della fauna selvatica, attraverso la messa in atto di misure sanitarie a contrasto della diffusione della malattia.
360.000 saranno gestiti da Asl Toscana Nord Ovest per gli interventi sul territorio, mentre 60.000 euro saranno destinati ai Comuni per poter creare strutture di stoccaggio delle carcasse, azione fondamentale per il contenimento.