Tutti i premiati
Si è chiusa domenica 25 agosto l’edizione 2024 del premio Rotonda Città di Livorno. Alla Rotonda di Ardenza, dopo la canonica foto di gruppo scattata dallo storico fotografo della manifestazione Roberto Zucchi, la Presidente della Fondazione Libera Capezzone insieme al Dirigente alla Cultura Giovanni Cerini, ha introdotto l’attesissima cerimonia di Premiazione.
Il Presidente della Giuria Federico Maria Sardelli ha espresso parole di soddisfazione per il lavoro accurato e calibrato che è stato svolto in piena sintonia con i colleghi Serafino Fasulo e Antonella Sciarra.
Il Primo Premio Assoluto del Rotonda 2024 (del valore di 2.200 euro) è stato assegnato a Sergio Bargagliotti “le cui figure umane ben costruite e mai banalmente atteggiate popolano spazi domestici severi e funzionali a una narrazione drammatica e completamente priva d’ogni retorica. Le figure di Bargagliotti sono sono tracciate con mano certa e pennellate sintetiche quanto efficaci grazie alle quali viene trasceso ogni sospetto di accademismo per esser funzionali a una narrazione che è fatta d’interiorità e forte espressività”. A Bargagliotti è stato donato da Carla Cocchia un dipinto del padre Giancarlo Cocchia al quale la Fondazione Trossi-Uberti ha dedicato, quale evento collaterale al Premio, una mostra antologica nel centenario della nascita. Al vincitore assoluto è stato regalato anche un cofanetto di Amaro Artista.
Il Premio Laviosa Under 35 (del valore di 1.000 euro) è andato a Leonardo D’Addato “per la tecnica dimostrata nella scultura “Vitalis”: un cuore materico, un epicentro pulsante di anatomie e venature scolpite su marmo di Carrara. Un’opera che inneggia alla persistenza che sfida lo scorrere del tempo. Un giovane artista, di soli 16 anni, che lascia presagire virtuosi sviluppi futuri”.
Il Premio per l’opera realizzata in estemporanea (della consistenza di 800 euro) è stato assegnato a Massimiliano Luschi “per la qualità pittorica e il sapiente uso della luce e del colore, restituito da una pennellata tanto istintiva quanto meditativa. L’impianto orizzontale dell’opera favorisce l’apertura dello sguardo e una narrazione cinematografica. Un artista che conserva il taglio ereditato dalla tradizione macchiaiola senza, tuttavia, caderci dentro”.
A Gabriele Rofi è stato assegnato il Premio della categoria Pittura (consistente in 400 euro) perché “sa riformare una solida sintassi pittorica innervandola di elementi poetici e introspettivi. La figurazione luminosa, ben costruita nell’impianto formale e prospettico, diventa nella pittura di Rofi il veicolo per esprimere silenzi, solitudini ed espressioni che superano la mera descrizione paesaggistica”.
Per la categoria Grafica il premio (di 400 euro) va a “L’attesa” di Franco Mongatti, “per aver rappresentato una distopia suscettibile sì di appartenere ad ogni luogo, ma estremamente vicina e attuale. L’attesa in una stazione incapace di assolvere al proprio ruolo, di promuovere viaggi, incapace di un progresso temporale e congelata in una disperazione che fa giustizia degli uomini annullando privilegi e caste”.
Il Premio per la categoria scultura e installazione (dell’importo di 400 euro) è stato consegnato a Matilde Bellomo “per la capacità evocativa della scultura “Buio”, in grado di captare e interrogare lo sguardo nonostante le dimensioni ridotte dell’opera rispetto all’estensione della parete sulla quale è stata installata. Come suggerisce il titolo, “Buio” è un enigma trasversale, che si presta a molteplici interpretazioni: un’ombra dell’inconscio, un’entità perturbante o una creatura mitologica, che potrebbe addirittura abitarci”.
Il Premio per la categoria fotografia e video è andato all’opera “Femmina senza dettato” di Antonella Abate “per essere riuscita a tradurre in linguaggio fotografico un’immagine di ispirazione pittorica, svincolandosi totalmente dalle suggestioni di partenza e restituendoci leggerezza e bellezza fuori dagli stereotipi, attraverso un bianco e nero che tra luci e ombre esalta un mistero perturbante e invitante al tempo stesso”.
Come consentito espressamente dal Bando del Rotonda 2024 e come diffuso in conferenza stampa, la Giuria e l’Organizzazione hanno deciso di accorpare il Premio installazione alla scultura e il Premio video alla fotografia per esiguità di partecipanti.
Durante i lavori di Giuria, Sardelli, Fasulo e Sciarra hanno altresì concordato di assegnare due Premi speciali. A Pier Paolo Macchia hanno assegnato il Premio alla Carriera (della consistenza di 200 euro) “per la sua lunga e feconda militanza nell’arte pittorica e, non secondariamente, per le sue doti di signorilità e cultura che ne arricchiscono il suo profilo artistico”. A Elena Chimenti la Giuria ha conferito il Premio di gradimento del pubblico (consistente in 200 euro) per la sua opera d’immediata espressività, che ha saputo catturare l’interesse e l’apprezzamento del pubblico”.
Ringraziando tutte le artiste e gli artisti che con la loro partecipazione hanno dato vita a questa edizione del Premio Rotonda a 71 anni dalla sua fondazione, esprimendo riconoscenza nei confronti dell’Amministrazione Comunale che ha fortemente voluto che la storia del Premio più longevo d’Italia continui nel luogo simbolo della pittura labronica, grati ai giurati che hanno svolto il loro non facile lavoro con grande impegno e professionalità, ringraziando gli sponsor che hanno creduto nel valore culturale dell’iniziativa, tutta l’Organizzazione vi dà appuntamento alla Rotonda 2025!