Appuntamento venerdì 2 agosto alle ore 21.30
Con questo reading l’intera vicenda di Cavalleria rusticana viene letta dalla parte di Santuzza. In lei vive l’orgoglio dell’amore ferito e tradito, la disperazione della donna che avverte di aver perduto il proprio uomo, la cupezza di un giorno senza sole, il timore di aver perduto per sempre la felicità. Ma Santuzza non è percorsa da un sentimento passivo, è alimentata da un’estrema determinazione, non è una donna che tace, che piange in silenzio. È una donna provvista di un corredo di emotività e di una forza vitale di assoluta rarità. È una donna che denuncia, è una donna che non è mossa da desideri di vendetta, ma di giustizia.
L’insieme di queste caratteristiche consegna al teatro d’opera un personaggio unico, lontano da ogni modello, nel quale riconosciamo più che in ogni altro i segnali di novità che appartengono a Cavalleria rusticana e all’universo femminile di Mascagni.
Si intende rivelare come Cavalleria rusticana non sia un dramma della gelosia o un quadretto di genere, c’è qualcosa di importante che, letto oggi, va oltre lo schema del triangolo adulterino tanto caro al dramma borghese: c’è un lavoro importante sulla donna, c’è una forza sconvolgente che porta in scena una tragedia interiore, quella che non lascia scampo, quella che rappresenta, senza possibili soluzioni o accomodamenti, le lacerazioni di una mentalità maschilista tristemente viva ancora oggi.
È una tragedia che ha molto di contemporaneo: Santuzza è una donna che si trova costretta a farsi forte delle regole patriarcali e le usa a suo favore riscattando così il suo onore perché in una comunità che la condanna è l’unico modo per tornare ad assumere un ruolo e non essere emarginata.
Gran parte degli omicidi e dei femminicidi di cui leggiamo ogni giorno nascono ancora anche da situazioni come queste, dal dramma della solitudine femminile, dalla tutela dell’onore maschile, incredibilmente vivo ancora oggi. Il messaggio di questo reading che dà voce a Santuzza, alla donna che non intende subire e al suo mondo interiore, è un messaggio forte: è necessario combattere stereotipi e pregiudizi, denunciare le ingiustizie, trattare allo stesso modo uomini e donne, tenersi lontani dalle regole del patriarcato. Ancora oggi molte delle violenze all’interno dei rapporti affettivi è ascrivibile con la crescente incapacità di alcuni uomini di trovare un’interposizione tra le frustrazioni e il mancato possesso.
Info: www.goldoniteatro.it
RELAZIONI PERICOLOSE
Santuzza Stefania Sandrelli
Soprano Tso Hanying
Pianoforte Rocco Rey Ruina
Drammaturgia Debora Pioli
Mise en scene Marco Voleri
Produzione Mascagni Festival / Aida Produzioni
FONTE: COMUNE DI LIVORNO