Salvatore Chiappa, per tutti i livornesi Gagarin, lascia dietro di sé un’importantissima impronta ed eredità storica per la cittadinanza; le parole del figlio Giuliano
Livorno, 29 luglio 2024 – Si è spento la scorsa notte Salvatore Chiappa, “Gagarin” per tutti i livornesi, lo storico commerciante di via del Cardinale punto di riferimento per migliaia di persone.
Salvatore Chiappa è arrivato a Livorno dalla Garfagnana nel 1959 dopo aver saputo che in città cercavano un ragazzo di bottega: così ha iniziato a lavorare in quella che ancora oggi è la bottega “Gagarin” come pasticcere. In un bar a Shangai conobbe quella che sarebbe diventata sua moglie che lavorava in quel bar, Fiorella Andrei.
Nel 1971 si sposarono giovanissimi e nel 1973 i due sposi decisero di rilevare la bottega che nel tempo prese il nome di “Gagarin”: fu una certa Armanda, commerciante di uno dei banchi davanti alla bottega, a notare la somiglianza di Salvatore con Gagarin, il cosmonauto sovietico. Da lì, il nome alla bottega.
Salvatore si è spento all’ospedale di Volterra alle 2:30 di questa notte per arresto cardiaco, dopo aver lottato per alcuni mesi; grande dolore tra i familiari e lutto per i tanti amici di una vita, soprattutto tra i commercianti del Mercato che hanno avviato una colletta interna da destinare come meglio vorranno i familiari.
“Il mio è stato un grande babbo” – ha detto il figlio Giuliano con voce commossa, che ormai da anni porta avanti l’attività di famiglia – “è andato nello spazio come Gagarin”
Tutta la cittadinanza si stringe attorno alla famiglia di Salvatore.