Giovedì scorso il ritrovamento di un cinghiale morto al confine con la Liguria, dove la malattia era già stata individuata; elevata l’allerta
Primo caso certificato di peste suina africana in Toscana: a riferirlo è la stessa Regione, a seguito del ritrovamento di una carcassa di cinghiale risultata positiva alla malattia nel Comune di Zeri (Massa-Carrara), non distante dal confine con la Liguria.
L’area di confine tra le regioni era già sottoposta a massima allerta in via preventiva, con procedure concordate tra la Regione Toscana e Azienda Usl Toscana Nord-Ovest per il monitoraggio ed il contenimento; la malattia era stata infatti già individuata in altre regioni.
Avviate dunque le procedure di sorveglianza e contenimento che coinvolgono, oltre al Ministero della Salute ed il Commissario speciale, anche il Comune di Zeri ed i cacciatori locali.
La Regione specifica che la peste suina non è una malattia trasmissibile all’uomo, ma solo tra suini domestici e selvatici; l’elevazione dello stato d’allerta non è foriero di un allarme generalizzato per grave rischio biologico, ma per la salvaguardia della salute degli animali e per prevenire possibili danni economici a carico degli allevamenti presenti sul territorio.