I residenti della Scopaia si mobilitano per proteggere uno dei beni comuni fondamentali: il suolo. L’area verde di via San Marino è sotto minaccia
Ieri, nell’area verde di via San Marino alla Scopaia, si è tenuto un incontro tra cittadini che si sentono sempre più minacciati e temono la predazione di uno dei beni comuni fondamentali: il suolo. Dopo il risultato delle elezioni, con la riconferma del sindaco e del suo programma di gestione del verde, i pochi terreni incolti rimasti nelle aree urbane e periurbane di Livorno sono sotto attacco, in primis l’area verde di via San Marino.
Il comitato No Cubone ha dimostrato in tanti modi che il terreno di via San Marino è un’area incolta di grande valore:
- 38 specie di uccelli censiti da LIPU, tra cui il “torcicollo”, specie particolarmente protetta perché in via di estinzione.
- 130 tipi di piante identificate nella checklist botanica, incluse alcune orchidee spontanee.
- Produzione di olio dai 30 olivi presenti.
- Benefici per la comunità: passeggiate nel verde delle strade vicinali in un ambiente agreste e silenzioso.
Quest’area merita una conservazione e una valorizzazione compatibile con i servizi ecosistemici che offre: il contrasto al calore urbano, il miglioramento dell’aria e la prevenzione di allagamenti e alluvioni. I cittadini chiedono che il palazzetto venga costruito in aree già cementificate e degradate, come previsto dal bando a cui il comune ha partecipato per ottenere i fondi PNRR.
La lotta per la conservazione e la valorizzazione di via San Marino continua con determinazione.