La rappresentativa dei detenuti trionfa 8-2 nel calcio e 2-1 nel rugby in un evento ricco di significato sociale
I risultati tecnici indicano i successi sul campo, per 8 reti a 2 (nella partita di calcio) e per 2 mete a 1 (nella partita di rugby), della rappresentativa dei detenuti, denominata ‘Pecore Nere’.
Ma la verità è che il numero delle marcature, in queste due gare specialissime, disputate, senza soluzione di continuità, nella mattinata di questo sabato di metà giugno, sul sintetico del ‘Manrico Soriani’, il terreno di gioco situato all’interno dell’istituto penitenziario de ‘Le Sughere’, ha un valore del tutto relativo.
Ben più importante di un bel tiro a rete, di una parata, di una mischia o di un placcaggio è stato il valore sociale dell’iniziativa, intitolata la ‘Giornata dello Sport’. Alle due partite di cui sopra, disputate, rispettivamente, contro una rappresentativa calcistica della Cgil di Livorno e contro una rappresentativa rugbistica con giocatori Old di varie realtà toscane, hanno assistito i familiari di quei detenuti che partecipano ai corsi sportivi.
Preziosissima per la riuscita della giornata, conclusa con l’apprezzato ‘terzo tempo’ (pizza, risotto, frati, torta e bibite analcoliche nel menù), allestito dagli stessi detenuti, l’opera dei dipendenti dell’istituto carcerario, in particolare dell’Area Sicurezza e dell’Area Educativa.
Presente all’iniziativa il presidente del Comitato Toscano della FIR, Riccardo Bonaccorsi, che ha curato, insieme all’arbitro internazionale Carlo Damasco una sorta di telecronaca della partita di rugby.
Presente anche lo staff dell’Ufficio Responsabilità Sociale della Federugby, guidato dalla Responsabile Daniela De Angelis.
Significativa la consegna alla stessa Daniela De Angelis, da parte di uno dei due autori, di una copia del libro ‘Anatomia di un terzo tempo, il romanzo e la cronaca’, il libro di 238 pagine, prodotto dai Lions Amaranto, che tratta argomenti legati ai valori del rugby e nel quale un intero lungo capitolo è dedicato alla realtà delle ‘Pecore Nere’.
Tanti i momenti significativi della mattinata.
Da segnalare che Davide, uno dei giocatori delle ‘Pecore Nere’, attivo nelle scorse settimane in un corso per arbitri di rugby effettuato all’interno del carcere, ha diretto, nel finale la gara stessa: si è trattato per lui di un debutto.
Significative le parole del direttore del carcere labronico Giuseppe Renna, al fischio di chiusura del match: ‘Per noi – ha detto – lo sport ha un grande valore’. Significativa la consegna delle medaglie a tutti i protagonisti a cura dell’Associazione Amatori Rugby Toscana, la realtà che sta consentendo ad un pallone ovale di viaggiare all’interno delle mura dell’istituto labronico.
È stata la società dei Lions Amaranto Livorno, il 27 settembre 2014, a portare per la prima volta il gioco del rugby all’interno del carcere.
Da allora, passo dopo passo, sforzo dopo sforzo, il ‘sogno’ di poter far partecipare una squadra di detenuti ad un campionato federale è diventato realtà.
La formazione delle ‘Pecore Nere’, con una deroga, gioca, dal 2019, il campionato amatoriale Old.
Quella di questo sabato, per la squadra allenata da Maurizio Berti, Michele Niccolai, Marco Lenzi, Mario Lenzi e Massimo Soriani, è stata una sorta di ‘amichevole’ con la quale si è chiusa l’attività agonistica 2023/24.
Al cospetto della squadra dei detenuti, si è presentata una formazione composta da altre compagini toscane Old. Presenti anche questi giocatori Old Lions (la compagine dei RinoCerotti): Abbiuso, Pancani, Pristinari, Marchi, Giglio, Niccolai. Primo tempo chiuso sul 2-0 per le Pecore Nere, con le marcature del terza centro e dell’estremo.
Nel finale di gara, con la meta dell’ala dei Rinocerotti Abbiuso, gli ospiti hanno dimezzato le distanze. 2-1 il risultato di una partita inserita all’interno di una autentica festa dello sport.
FOTO RELATIVA ALL’USCITA DEGLI OSPITI DAL CARCERE, DOPO L’EVENTO IN OGGETTO
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