Numerose e gravi le carenze riscontrate. Il provvedimento di fermo nave è stato adottato al termine di una lunga e dettagliata ispezione mirata a verificare che l’unità ed il suo equipaggio rispondessero pienamente ai requisiti delle Convenzioni internazionali applicabili in materia di sicurezza della navigazione
Nell’ambito degli ordinari compiti istituzionali in materia di sicurezza della navigazione, tutela dell’ambiente marino e salvaguardia della vita umana in mare,personale del Nucleo Port State Control della Guardia Costiera di Livorno nella giornata di ieri 12 giugno ha emesso il provvedimento di “fermo” nei confronti della nave da carico “BIMI”, battente bandiera Norvegia.
L’unità, impiegata nel trasporto di merce alla rinfusa e proveniente dal porto spagnolo di San Ciprian, era giunta il giorno precedente in porto a Livorno al terminal Calata Orlando per scaricare sabbia.
Il provvedimento di fermo nave è stato adottato al termine di una lunga e dettagliata ispezione mirata a verificare che l’unità ed il suo equipaggio rispondessero pienamente ai requisiti delle Convenzioni internazionali applicabili in materia di sicurezza della navigazione. Le verifiche sono state estese anche ai controlli sul tenore di zolfo dei combustibili di bordo ed alla conformità alla direttiva UE 2019/883 sulle corrette modalità di conferimento dei rifiuti delle navi.
Gli esiti dell’attività, che ha compreso anche l’esecuzione di esercitazioni antincendio e recupero uomo a mare, hanno evidenziato le condizioni “sub-standard” dell’unità e la necessità per gli ispettori PSC operanti di procedere a impedire alla nave di riprendere la navigazione.
Numerose e gravi le deficienze riscontrate. In particolare, gli ispettori PSC hannorilevato gravi carenze in materia di preparazione dell’equipaggio alle operazioni di emergenza, efficienza dei mezzi di salvataggio, condizioni di vita e di lavoro a bordo, dispositivi antincendio, gestione della sicurezza.
È stato verificato, inoltre, tramite intervista, che due dei marittimi, di nazionalità russa, non erano in grado di comprendere l’inglese, lingua ufficiale di lavoro a bordo, cosa che avrebbe impedito il corretto recepimento degli ordini in caso di situazioni di emergenza.
Al momento l’unità risulta ferma in porto, in attesa che vengano ripristinati gli standard minimi per poter essere nuovamente autorizzata a navigare. Solo, infatti, a seguito dell’avvenuta rettifica di tutte le 12 deficienze riscontrate a bordo e di successivi accertamenti da parte di funzionari del registro di bandiera, la nave potrà essere sottoposta a nuova ispezione PSC per il “rilascio” e l’autorizzazione alla partenza.
La MN BIMI è la terza nave fermata nel corso dell’anno dal Nucleo PSC della Capitaneria di porto di Livorno, guidata dal Contrammiraglio Gaetano ANGORA, da sempre impegnata nel contrasto del fenomeno delle “navi sub-standard” per la tutela della sicurezza della navigazione, degli equipaggi, dell’ambiente marino, e che ha già condotto dall’inizio dell’anno n.44 ispezioni a navi straniere approdate nel porto di Livorno.