Alla responsabile è stata elevata una sanzione amministrativa consistente in una multa di 1000 euro
Il Comando Provinciale Carabinieri di Livorno in sinergia con il comparto di specialità competente dell’Arma, il Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Livorno, riserva al fenomeno delle aggressioni ai pubblici uffici e che talvolta coinvolgono anche le strutture sanitarie della provincia, un’attenzione particolare attraverso l’incremento di servizi esterni dinamici che nel corso della prevenzione attuano un monitoraggio delle stesse onde poter intervenire con adeguata tempestività in caso di richiesta d’intervento.
In tale contesto si inserisce la vicenda che ha interessato in prima persona i militari del NAS di Livorno a cui è stato segnalato l’episodio in cui una donna livornese di 62 anni avrebbe ostentato atteggiamenti aggressivi nei confronti di un medico di turno nel reparto dell’Ospedale di Livorno, e a cui avrebbe rivolto anche frasi offensive e ingiuriose.
Questo è bastato per far scattare gli opportuni approfondimenti dell’Arma di Livorno sulla vicenda: i Carabinieri del locale NAS, attivati da comunicazione formale della Direzione Generale Azienda USL Toscana nord ovest, hanno avviato una mirata attività istruttoria cui ha fatto seguito la prevista segnalazione, con relativa sanzione, all’Autorità Amministrativa competente a carico della 62enne, peraltro anche già nota alle forze dell’ordine, con l’accusa di aver tenuto una condotta intimidatoria ed ingiuriosa nei confronti del personale sanitario del presidio ospedaliero.
Alla responsabile, in ottemperanza alla Legge nr.113/2020, è stata elevata una sanzione amministrativa consistente in una multa di 1.000 euro.
Detta norma, infatti, prevede che chiunque tenga condotte violente, ingiuriose, offensive o moleste nei confronti di personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria o anche di chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso funzionali allo svolgimento di dette professioni presso strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche o private è soggetto ad una sanzione amministrativa compresa tra i 500 e i 5mila euro.
Resta alta l’attenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno tesa alla tutela della sicurezza dei presidi sanitari pubblici della provincia.