Ancora una volta la dama livornese è sugli scudi, grazie a Clara Damari e Matteo Bernini
A Misano Adriatico, Matteo Bernini ha letteralmente sbaragliato il campo nel Campionato italiano assoluto di dama inglese, specialità di cui detiene il titolo mondiale, nella specialità GAYP (Go As You Please).
Nel contempo la piccola Clara Damari, 11 anni non ancora compiuti, ha disputato un ottimo campionato italiano femminile, in un torneo aperto ad appartenenti del gentil sesso di tutte le età. Lei, così piccola e che gioca a dama da soli due anni, si è trovata di fronte donne adulte con molta esperienza e, malgrado questo, si è piazzata nella parte alta della classifica, al settimo e sesto posto su oltre 20 concorrenti in ognuno dei due gruppi, nelle specialità alle quali ha partecipato, la dama italiana e quella internazionale.
Bernini ha stravinto il XVI Campionato italiano di dama inglese, specialità nella quale gli Italiani dominano la scena mondiale, da quando il nostro concittadino Michele Borghetti, nel 2013, ha vinto il primo dei suoi 4 titoli mondiali, togliendo una superiorità ai giocatori di madre-lingua inglese,che durava fin dal primo campionato mondiale, nel lontanissimo 1847 (166 anni di dominio interrotto da Michele).
Michele ha praticamente aperto la strada ai nostri connazionali in quanto, dopo di lui, anche il foggiano Sergio Scarpetta e, come detto, il nostro concittadino Matteo Bernini, sono saliti sulla vetta più alta del damismo mondiale. Addirittura 2 livornesi su tre italiani e, incredibile ma vero, Livorno è l’unica città del globo ad avere due Campioni del Mondo!
Altro che americani, inglesi, africani, russi ecc ecc!
Quindi, a Misano Adriatico, un vero e proprio festival della dama, con le tre specialità che si giocano in Italia. Ricordiamo che la dama italiana si gioca, a livello agonistico ufficiale, da quando è stata fondata la Federazione Italiana Dama, nel 1924 e quindi esattamente 100 anni fa!
E’ quella di cui conoscono le regole e che, in ogni famiglia, vede affrontarsi nonni e nipoti, genitori e figli.
Nel 1964 è stata introdotta in Italia la dama internazionale, quella con 100 caselle, anziché le 64 della dama italiana, con regole abbastanza diverse. E’ spettacolare perché permette “mangiate” (cattura dei pezzi avversari) multiple, anche da parte della semplice pedina che, a differenza di quanto accade nella dama italiana allorché “mangia”, può andare avanti e indietro e mangiare anche la dama, quando ne viene a contatto.
Non è molto diffusa ed è per questo che Michele Borghetti sta istruendo i suoi allievi per questa disciplina che permette, come già accaduto allo stesso Michele, di girare il mondo.
Per quanto riguarda la dama inglese, è l’ultima arrivata fra i giocatori italiani, ma anche quella che ha dato i risultati più clamorosi a livello mondiale.
Nel 2010 la Federazione Italiana chiede a Borghetti, il giocatore più titolato dalla nascita della Federazione, se può partecipare, a Dublino, ad una selezione, che designerà lo sfidante del Campione del Mondo.
Michele, quasi digiuno di questa specialità, e con un solo mese di preparazione davanti, con grande sorpresa di tutti vince la selezione e, nel 2011, vola in America, dove, per un soffio, perde la sfida con Alexander Moiseyev, Campione del Mondo da 10 anni e che vince di misura: 7 a 6 e 27 pareggi sulle 40 partite.
Due anni dopo, nel 2013, Michele si prende ampiamente la rivincita battendo lo stesso Moiseyev per 6-3 e conquista il primo dei suoi 4 titoli mondiali. Dopo 166 anni il titolo mondiale va nelle mani di un giocatore non di lingua anglosassone. Michele si è poi ritirato dall’attività agonistica dedicandosi all’insegnamento del gioco ma, sia Sergio Scarpetta che Matteo Bernini, ne hanno seguito le orme ed ora, entrambi, detengono i due titoli mondiali, quello a 3-moves e quello GAYP.
Vediamo ora i prossimi impegni dei due partecipanti ai Campionati italiani di quest’anno. Matteo Bernini, fra poco più di un mese, difenderà a Petal (Mississipi), dal 23 al 28 giugno p.v. contro il sudafricano Melikaya Nonyukela, il titolo mondiale conquistato nel 2022, quando ha battuto Lubabalo Kondlo, un giocatore, ahimè, molto scorretto, in un ambiente, quello della dama, dove la sportività, il rispetto dell’avversario e l’accettazione della sconfitta sono i capisaldi inamovibili.