Inaugurazione il 25 maggio all’Extra Factory con opere in monotipo e modelli architettonici in miniatura
Appuntamento con l’inaugurazione di «STANZE» la Mostra dell’artista livornese
Melania Vaiani, sabato 25 maggio alle ore 18 all’ Extra Factory di Livorno (via
della Pina d’Oro, 2 – ingresso da piazza della Repubblica).
Proponendo di esporre una selezione di lavori eseguiti con la tecnica del monotipo – di
dimensioni contenute – e al fine di farne un’esperienza museale che prescinda dai limiti
fisici degli spazi e dei formati, sono stati realizzati dei modelli architettonici in miniatura
dall’artista Karvo, per concentrare verso le immagini l’attenzione dell’osservatore in un
contesto insolito, suggestivo e aperto all’interpretazione personale di ognuno.
Le emozioni e impressioni suscitate dall’astratto non si lasciano descrivere esattamente,
né lo dovrebbero. L’abbandono volontario della figurazione esplicita di soggetti letterali
libera la forza espressiva in molte potenti direzioni di apertura mentale.
Allo stesso modo chi si confronta con le opere finite viene stimolato a guardare in modo
creativo, cosa anche esteticamente gratificante, parafrasando Michael Foucault in merito
al concetto di Panopticon (l’occhio che tutto vede): … una definizione più ampia e articolata
non riuscirebbe a descrivere con sufficiente dovizia le potenzialità della struttura.
Dove lo sguardo non arriva, i visitatori sono invitati a servirsi dei loro telefoni per esplorare
gli interni delle «STANZE» da diversi angoli. A differenza dei grandi musei, viene
abbracciata questa tecnologia come parte integrante dell’esperienza e della fruizione di
questi lavori, e l’atteggiamento acquisitivo e inventivo che il fotografarli stimola.
Il meccanismo della ripresa e l’illusione della prospettiva avvicineranno il pubblico a
queste piccole/grandi astrazioni più di quanto lo potrebbe una riproduzione ingrandita
degli originali, concentrandoli invece di diluirli. Nell’immagine prodotta la dimensione
percepita sarà quella della vostra risposta emotiva alle linee, forme e colori, estrapolate
dal mondo fisico, e quindi viste senza limiti o costrizioni.
Completano la mostra anche notevoli esempi di monotipo di grande formato.
A differenza della fotografia, i monotipi non nascono dalla luce ma dalla materia dei
pigmenti e dai pensieri e gesti di Melania – artista sensibile e di notevole esperienza
– direttamente sulle matrici, che vengono passate al torchio per ottenerne una stampa
unica. Una scelta non facile che però rappresenta come nessun’altra la spontanea inventiva
dello stampatore, e forse il desiderio di rischiare tutto in un colpo e venirne in qualche
misura sorpresi, o come cita volentieri l’artista: «il torchio dà l’ultima pennellata». Non
ci inganni questa ammissione sincera, prova di modestia è sufficiente guardare i risultati
per convincerci della sua grande bravura.
La Mostra sarà visitabile tutti i giorni fino a sabato 8 giugno con orario 10-12 e 17-20
(esclusi il martedì e la domenica), l’ingresso è libero.