L’uomo così facendo ha impedito agli addetti in servizio di poter svolgere la loro attività nel reparto
Il Comando Provinciale Carabinieri di Livorno in sinergia con il comparto di specialità competente dell’Arma, il Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Livorno, riserva al fenomeno delle aggressioni ai pubblici uffici e che talvolta coinvolgono anche le strutture sanitarie della provincia, un’attenzione particolare attraverso l’incremento di servizi esterni dinamici che nel corso della prevenzione attuano un monitoraggio delle stesse onde poter intervenire con adeguata tempestività in caso di richiesta d’intervento.
In tale contesto si inserisce la vicenda che ha interessato in prima persona i militari del NAS di Livorno qualche giorno fa. Infatti, in quel frangente è accaduto che un uomo di origine straniera, la cui consorte si trovava presso un reparto dell’Ospedale di Livorno, introdottosi in ospedale avrebbe proferito frasi ingiuriose verso il personale sanitario assumendo anche un atteggiamento intimidatorio nei loro confronti.
Questo è bastato per far scattare gli opportuni approfondimenti dell’Arma di Livorno sulla vicenda talché, i Carabinieri del locale NAS, attivati da comunicazione formale della Direzione Generale Azienda USL Toscana nord ovest, hanno avviato una mirata attività istruttoria cui ha fatto seguito la prevista segnalazione, con relativa sanzione, all’Autorità Amministrativa competente a carico del 45enne straniero, peraltro anche già noto con precedenti alle forze dell’ordine, con l’accusa di aver tenuto una condotta intimidatoria ed ingiuriosa nei confronti del personale sanitario del presidio ospedaliero “Spedali Riuniti” di Livorno.
Dalle attività infatti è emerso che il prefato, durante l’accesso al reparto di degenza ove si trovava ricoverata la moglie, si è lasciato andare ad atteggiamenti quanto mai inopportuni e soprattutto aggressivi, proferendo frasi offensive e ingiuriose nei confronti del personale sanitario ivi presente;
Così facendo ha impedito agli addetti alla struttura sanitaria in servizio di poter svolgere la loro attività clinico-assistenziale nel reparto. Altresì, ha tenuto una condotta offensiva e prevaricatoria, opponendo resistenza all’invito ad uscire dalla stanza di degenza non essendone autorizzato e come chiaramente indicato dall’esposta cartellonistica interna.
La sanzione che è stata comminata all’aggressore dai Carabinieri ottempera la Legge n.113/2020, per cui a suo carico è stata elevata sanzione consistente in una salata multa ammontante ad euro 1.000.
Detta norma, infatti, prevede che chiunque tenga condotte violente, ingiuriose, offensive o moleste nei confronti di personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria o anche di chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso funzionali allo svolgimento di dette professioni presso strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche o private è soggetto ad una sanzione amministrativa compresa tra i 500 e i 5mila euro.
Resta alta l’attenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno tesa alla tutela della sicurezza dei presidi sanitari pubblici della provincia.
FONTE: COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI LIVORNO