Intervista ad uno dei più recenti coinvolti in un caso di ribaltamento: la dinamica e i ringraziamenti ai soccorritori
Livorno, 9 maggio 2024 – L’incremento dei casi di ribaltamento in auto ha catturato l’attenzione delle autorità e del mondo social; sono moltissime le ipotesi messe in luce per spiegare la rapida crescita di questo fenomeno, proprio per questo è importante conoscere la versione di chi ha subito questo tipo di incidente.
Abbiamo contattato Alberto (nome di fantasia), protagonista di uno dei casi più recenti: il ribaltamento del Calambrone. Come inizialmente appurato, Alberto si era scontrato con un autoarticolato che proveniva dalla corsia opposta.
“Non sono un esperto, ma sicuramente il problema è l’alta velocità.” – ha raccontato Alberto. “Da quanto mi hanno poi detto, su quel tratto del ponte sono già avvenuti diversi incidenti molto simili, per giunta quella mattina pioveva.”
“Io avevo appena lasciato la FiPiLi per dirigermi verso il porto, quando ho visto il camion arrivare dalla parte opposta molto velocemente; la parte posteriore, quella agganciata alla motrice, era scivolata lateralmente ed aveva invaso la mia corsia. In quel momento ho capito che l’incidente era inevitabile.”
“Tutto è avvenuto in un attimo: ho potuto solo inchiodare, ma le ruote della mia auto hanno colpito quelle dell’autoarticolato, facendomi ribaltare sul fianco dal lato guidatore. In pochi istanti ero attaccato all’asfalto.”
“Fortunatamente non ho avuto gravi conseguenze, se non dolore al ginocchio sinistro, che avevo sbattuto allo sportello, e una contusione per la stretta della cintura. Questo voglio sottolinearlo: la cintura mi ha salvato da conseguenze peggiori.”
“L’autista del camion ha subito chiamato i soccorsi, anche se la mia auto dispone della chiamata automatica, dopodiché ha aperto lo sportello del lato passeggero (che in quel momento stava in alto) e mi ha aiutato ad uscire. Avevo provato senza successo a rompere il parabrezza, quindi non rimaneva altra soluzione.”
“Voglio ringraziare tutti i soccorritori accorsi sul posto: dal gentilissimo personale dell’ambulanza e del Pronto Soccorso fino agli agenti di Polizia e i Vigili del Fuoco che si sono precipitati sul luogo, anche perché temevo che la mia auto, una ibrida, potesse prendere fuoco.”
“Infine vorrei dire a chi vorrà leggere le mie parole, soprattutto ai più giovani, che la velocità moderata e la cintura salvano la vita.”