L’appalto dei servizi di ristorazione, in sospeso da mesi, mette a rischio la sicurezza economica delle lavoratrici
Sono senza stipendio da 5 mesi le lavoratrici dell’appalto della mensa
Penitenziaria di Livorno.
Dopo un cambio di appalto dei servizi di ristorazione cessato a Dicembre
2023 e che avrebbe dovuto riprendere dal 01 Gennaio 2024 con la nuova
società di servizi, la Klas Service Srl.
Proprio da quell’ormai lontano Gennaio invece i locali della mensa sono
stati chiusi in attesa di essere ristrutturati.
Le organizzazioni sindacali di categoria si sono immediatamente prodigate
con la Regione Toscana per trovare soluzioni alternative: altri locali per
poter espletare il servizio, servizio veicolato, centro cottura in appoggio,
cucina da campo; insomma, un ampio ventaglio di proposte costruttive e
concrete per poter tutelare le lavoratrici, ma mai prese in considerazione.
Nel frattempo, Filcams CGIL e Uiltucs Toscana hanno chiesto
ripetutamente una data certa per l’inizio dei lavori di ristrutturazione
all’interno della Casa Circondariale ma solo pochi giorni fa è arrivata la
notizia che non inizieranno prima del mese di Luglio.
Una risposta inaccettabile e che preoccupa fortemente le due
Organizzazioni Sindacali: “Si tratta di un appalto pubblico, che dovrebbe
quindi essere sinonimo di certezza per l’appaltante, per l’esecutore dei
servizi, ma soprattutto per le lavoratrici che, lo ricordiamo, sono legate
prioritariamente all’appalto stesso a prescindere dalla società che si
aggiudica il contratto. Com’è possibile affidare un appalto di questo tipo
senza dare poi la possibilità di svolgere il servizio?” – Katia Sagretti
FILCAMS CGIL Livorno
Continua Sabina Bardi della Uiltucs Toscana: ”Riteniamo che ci siano delle
responsabilità in solido, oltre che morali e sociali: troppo tempo perso per
avere risposte fumose ed inconcludenti. Ci domandiamo come sia possibile
non aver trovato in questi lunghi mesi una soluzione alternativa all’interno
della struttura penitenziaria e domandiamo alla Casa Circondariale ed al
Ministero della Giustizia, che è obbligato a fornire ai propri dipendenti un
pasto caldo, i motivi reali di questo trascinamento dei tempi, che ha creato
e sta continuando a creare disservizio ai loro stessi dipendenti oltre che
alle lavoratrici dell’indotto.”
La Filcams CGIL Livorno e la Uiltucs Toscana chiederanno, pertanto, un
incontro urgente al Provveditorato Regionale del Ministero della Giustizia
unitamente alla Direzione della Casa Circondariale di Livorno.
Qualcuno dovrà spiegare una volta per tutte alle lavoratrici quali siano le
reali intenzioni ma soprattutto come intenderanno regolare la situazione
economica per il danno subito dalle stesse.
Filcams CGIL Livorno Uiltucs Toscana