La vittima è stata tratta in inganno dal tono confidenziale del messaggio
Tra i fenomeni attenzionati e contrastati dall’Arma dei Carabinieri ci sono le truffe, sia attraverso costanti incontri informativi svolti in tutta la provincia che attraverso indagini per smascherarne e denunciarne gli autori.
In tale ambito, i carabinieri della Stazione di Cecina, al termine di indagini e accertamenti partiti dalla denuncia di una 70enne del posto, hanno identificato e denunciato per truffa, perpetrata attraverso una nota applicazione di messaggistica istantanea, un 60enne del casertano.
La vittima, tratta in inganno dal tono confidenziale del messaggio, benché proveniente da un’utenza a lei sconosciuta, ha creduto in buona fede di interloquire con la figlia che, con un nuovo numero telefonico, le chiedeva del denaro poiché, a suo dire, le era stato bloccato il conto corrente.
La donna si è subito prodigata per inviare il denaro richiesto, 990 euro, a quella che credeva sua figlia effettuando una ricarica su una carta prepagata di cui l’interlocutore le aveva fornito gli estremi.
Alla sopraggiunta richiesta di un’ulteriore somma di 1100 euro da versare questa volta mediante bonifico, la donna si è insospettita e ha chiamato la figlia, la quale le ha rivelato di non averle chiesto alcuna somma di denaro da un’utenza telefonica diversa dalla propria.
Maturata la certezza di essere stata raggirata, si è rivolta ai Carabinieri che, nel volgere di poco tempo, anche mediante accertamenti sul flusso del denaro, sono riusciti a identificare il presunto autore della truffa. Si tratterebbe di un 59enne, non nuovo a fatti del genere, che è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria di Livorno.
L’invito dei Carabinieri è quello di denunciare sempre le truffe, anche non consumate, per consentire l’individuazione degli autori ed il deferimento all’Autorità Giudiziaria.
FONTE: COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI LIVORNO