Focus su Alberto Burri
Sabato 4 e domenica 5 maggio proseguono le visite guidate a partenza garantita (ogni sabato e domenica alle ore 17.30) per conoscere lo straordinario patrimonio dei Musei civici livornesi: il protagonista di questa settimana è Alberto Burri, che verrà presentato attraverso la Combustione del 1973, esposta nel percorso di visita dopo una lunga permanenza nei depositi.
La sezione contemporanea riallestita nell’ex chiesa del Luogo Pio ospita infatti una rinnovata selezione di opere ingressate tramite le edizioni storiche del Premio Modigliani e le attività del Museo Progressivo d’Arte Contemporanea di Livorno, che vede emergere, tra gli altri, nuclei di approfondimento su artisti come Bruno Munari, Gianfranco Baruchello, Giulia Napoleone e altri protagonisti della ricerca italiana.
Alberto Burri (Città di Castello, 1915 – Nizza, 1995) è uno degli artisti più importanti della corrente informale. La sua ricerca è legata alla materia: con grande impatto comunicativo l’artista tifernate trasfigura sacchi, ferro, argilla, catrami, plastiche bruciate, legni e cellotex.
Dopo essersi laureato in medicina nel 1940 Burri fu arruolato nell’esercito come medico e inviato in Africa settentrionale. Venne imprigionato in Texas dove cominciò a dipingere. Rientrato in Italia aderì al gruppo Origine con Ballocco, Capogrossi e Colla, partecipando all’unica mostra del collettivo nel ‘51. Nella prima metà degli anni ’50 lavora alla serie dei Sacchi, che suscita polemiche e rifiuti, tuttavia ’53 raggiunge la fama internazionale con la sua prima personale americana Alberto Burri: paintings and collages. Nello stesso anno Burri conosce a Roma James Johnson Sweeney direttore del Guggenheim Museum di New York che colpito dai suoi lavori presso la fondazione Origine decide di includerlo nelle attività espositive del museo. Nel ’55 sposa la coreografa e poetessa americana Minsa Craig, con cui instaura un legame solido che durerà per tutta la vita. Nel 1963 debutta come scenografo, progettando anche costumi teatrali. Dal 1973 al ’76 Burri crea poi i Cretti: superfici quadrate o rettangolari ricoperte da crepe che ricordano le terre argillose nei periodi di siccità. Per ottenere questo effetto Burri applica su una superficie di cellotex (un materiale usato come isolante nell’edilizia) un impasto composto da bianco di zinco e colle viniliche, a volte con aggiunta di terre. Tra questi, è noto il Cretto di Gibellina, una grande opera site specific di land art che copre circa 80 000 metri quadri, realizzata tra il 1984 e il 1989 in Sicilia dove sorgeva la città vecchia di Gibellina distrutta dal terremoto del ’68.
L’artista si spegne a Nizza nel 1995.
Domenica 5 maggio ingresso gratuito al Museo della Città per la prima domenica del mese.
Calendario visite guidate a partenza garantita, ogni sabato e domenica alle 17.30:
– sabato 4 e domenica 5 maggio
visita della sezione contemporanea con focus su Alberto Burri
– sabato 11 e domenica 12 maggio
visita della sezione contemporanea con focus su Bruno Munari
– sabato 18 e domenica 19 maggio
visita della sezione contemporanea con focus su Giulia Napoleone
– sabato 25 e domenica 26 maggio
visita della sezione contemporanea con focus su Gianfranco Baruchello
Orari Museo della Città di Livorno
dal martedì alla domenica al venerdì 10.00-19.00
chiuso il lunedì
Biglietti
Intero 5 euro, ridotto 3 euro
ridotto scuole 3
Visita guidata gruppi (max 25 persone)
costo 30 euro
Visita guidata scuole
costo 2 euro
Visite guidate a partenza garantita
Sezione contemporanea Museo della Città
costo 2 euro (oltre al biglietto di ingresso)
Per informazioni e prenotazioni
Museo della Città di Livorno
Piazza del Luogo Pio 19
0586 824551
prenotazionigruppi@itinera.info
museodellacitta@comune.livorno.it
Sportello Cultura Accessibile: Musei aperti e inclusivi
culturaccessibile@comune.livorno.it