L’incontro in questione, valido per la sesta giornata del campionato Old toscano, si è chiuso con l’affermazione, 1-0 (nella categoria ogni meta vale un punto) de “Le Pecore Nere”
Meta decisiva di un giocatore che a giorni, scontata la pena, uscirà dal carcere: sembra uscita da un libro scritto da un ottimo romanziere la storia della partita tra Le Pecore Nere e l’Arf Firenze, disputata in questo ultimo sabato del mese di aprile sul campo ‘Manrico Soriani’, il sintetico posto all’interno dell’istituto penitenziario livornese de ‘Le Sughere’.
L’incontro in questione, valido per la sesta giornata del campionato Old toscano, si è chiuso con l’affermazione, 1-0 (nella categoria ogni meta vale un punto) de ‘Le Pecore Nere’, la squadra composta da detenuti del carcere labronico stesso. Bella partita, intensa ed equilibrata, ben diretta dall’esperto arbitro livornese Claudio Castagnoli. La formazione dei detenuti, nella circostanza, è stata capitanata dal proprio valido terza linea centro, un ‘ragazzo’ di 35 anni che sta per terminare la sua condanna in carcere.
A lui è stata donata una maglia della nazionale. E proprio lui ha deciso il match, con una meta siglata di forza, giunta dopo un pallone rubato in touche nella zona difensiva dei fiorentini. Per il resto, per Le Pecore Nere – affiancate anche nella circostanza da alcuni atleti dei RinoCerotti, la squadra Old dei Lions Amaranto – ottimo lavoro in fase difensiva. Il terreno di gioco del ‘Soriani’ è stretto e non ha le misure standard per una gara di rugby. Con una deroga, le partite disputate su tale campo vengono svolte da squadre con soli 13 elementi. Si gioca con mischie più leggere, senza terze ali. Le Pecore Nere, che annoverano nelle proprie fila anche elementi piuttosto giovani, sotto i 35 anni, possono giocare, con una deroga del Comitato Regionale Toscano della FIR, appunto il campionato amatoriale Old.
Si è trattata per la squadra dei detenuti dell’ultimo impegno nel torneo. La stagione agonistica si concluderà con un evento significativo, il prossimo 15 giugno, quando sul campo ‘Soriani’ e di fronte ai propri parenti, i giocatori de Le Pecore Nere saranno impegnati in un’amichevole contro una formazione Barbarians, composta da vari elementi delle altre squadre Old toscane.
Questa la classifica, in attesa dell’ultima giornata – che si giocherà in plenaria sabato 11 maggio al ‘Chersoni’ di Prato; in quella circostanza giornata di riposo per Le Pecore Nere (vengono assegnati 5 punti alle squadre che vincono, 3 alle squadre che pareggiano ed 1 punto di concolazione alle squadre che perdono) -:
Sorci Verdi Prato 25 p.; RinoCerotti Livorno 23; Pirati Livorno 19; Ribolliti Firenze 13; Pecore Nere Livorno* 10; Allupins Prato e Arf Firenze 7. *Pecore Nere hanno giocato una partita in più rispetto alle altre sei formazioni e figurano con quattro punti di penalizzazione.
L’ambiente de Le Pecore Nere intende pubblicamente ringraziare gli amici dell’Arf Firenze, che hanno affrontato la gara con lo spirito giusto. Apprezzato il materiale tecnico offerto. Un ringraziamento al Panificio Nannorè Di Nikolla Rreggjina di via Giotto, che ha offerto il gustoso terzo tempo, consumato, al termine dell’incontro e prima delle docce, sul campo.
Il progetto di un pallone ovale da far rotolare all’interno dell’istituto carcerario è iniziato dieci anni fa grazie al lavoro dei Lions Amaranto Livorno e si è sviluppato grazie all’Associazione Amatori Toscana Rugby ed ai tecnici Lions e RinoCerotti Michele Niccolai, Mario Lenzi, Luca Paone e Marco Lenzi ed ai dirigenti-accompagnatori Maurizio Berti e Massimo Soriani, fratello di Manrico, colui che quel progetto, le ‘sue’ Pecore Nere, lo ha plasmato, difeso e strenuamente sviluppato. Manrico ‘Chico’ Soriani: un uomo di rugby, andatosene improvvisamente e troppo presto, ormai quasi quattro anni fa, ma prima ancora un Uomo con la U maiuscola, cui tutti, detenuti, guardie, dirigenti penitenziari e dirigenti FIR, continuano a rivolgere per tutto il tempo degli incontri pensieri e parole cariche di sentimenti profondi e sinceri, come capita solo ai giusti dentro.