Più sport, meno fumo. Una massima che vale per tutti e ancora di più per i pazienti con disturbi psichiatrici
Più sport, meno fumo. Una massima che vale per tutti e ancora di più per i pazienti con disturbi psichiatrici, che spesso sono fumatori con un alto grado di dipendenza da nicotina e che spesso hanno uno stile di vita connotato da sedentarietà e alimentazione scorretta.
Per cercare di invertire questa tendenza, la Residenza per le misure di sicurezza detentiva (Rems-d) di Volterra ha organizzato, in collaborazione con il Centro sportivo italiano (Csi) volterrano, un incontro per sensibilizzare gli ospiti della Residenza e delle altre strutture psichiatriche dell’Alta Val di Cecina ad uno stile di vita sano. L’incontro di è svolto nei giorni scorsi.
“Il Csi organizza una serie di attività ricreative e formative – spiega Mario Pertici, coordinatore della formazione del Csi Volterrano – e in questo caso si è tentato di contribuire al miglioramento dello stile di vita. L’iniziativa ha avuto l’apprezzamento dei partecipanti, che hanno dimostrato ai relatori il loro interesse con domande di ulteriore approfondimento dell’argomento”.
La dottoressa Anna Zito, primario della Riabilitazione cardio-respiratoria dell’Auxillium Vitae di Volterra, ha illustrato un programma riabilitativo fondato su allenamento all’esercizio fisico, educazione all’autocontrollo della malattia ed ottimizzazione del trattamento farmacologico: un programma multidisciplinare adattato all’individuo con l’obiettivo di ottimizzarne la condizione fisica, migliorare la qualità della vita, l’autonomia nelle attività quotidiane e la partecipazione alle attività sociali.
“La nostra finalità – afferma Fabrizio Lazzerini, direttore della Rems-d di Volterra – è motivare i nostri ospiti sfatando l’idea che i pazienti psichiatrici non siano capaci di mantenere un cambiamento e che non siano interessati e in grado di smettere di fumare”.
“All’interno della Rems-d – aggiunge Antonella Notaro, coordinatore delle professioni sanitarie della riabilitazione- gli interventi riabilitativi si propongono di fornire gli strumenti attraverso cui i pazienti possano acquisire consapevolezza rispetto alla propria situazione attuale, sviluppando e potenziando abilità attraverso cui aumentare la cura del proprio aspetto fisico, migliorare la propria alimentazione, ridurre la sedentarietà e favorire il benessere psico-fisico”.
“E’ proprio in quest’ottica che gli ospiti della Rems-d svolgono un’attività motoria strutturata di calcio a cinque, proprio in collaborazione con il Csi – prosegue Notaro – e sono stati invitati al torneo delle Contrade, che si svolgerà in estate. Inoltre partecipano alle ‘passeggiate vivaci’, con itinerari culturali che raccontano la storia del territorio volterranno, dal periodo villanoviano al primo dopoguerra, allo scopo di stimolare, oltre agli aspetti motori, anche quelli emotivi”.
“Infine – conclude sempre Notaro – al fine di favorire un migliore stile di vita, all’interno dell’attività riabilitativa di cucina, gli operatori puntano su una maggiore consapevolezza del mangiare, dei nutrienti e delle modalità di cottura degli alimenti attraverso la programmazione di menù equilibrati che tengano conto della stagionalità degli ingredienti.